LUSCIANO. Pensieri e Parole. Ecco, il titolo di una bella canzone è diventato il leit-motiv dellAmministrazione di Lusciano.
Si pensa una cosa e si dice unaltra cosa. O, peggio ancora, in assenza di pensieri si dicono cose per sentito dire. Prova lampante è stato il recente Consiglio Comunale Aperto (Aperto a chi? Nessuno aveva bussato. Anzi, i vari esponenti politici, invitati dalla maggioranza erano tutti assenti.).
Il Consiglio, che doveva tenersi circa 20-30 giorni addietro per protestare contro liniziale ipotesi della composizione di un Collegio Provinciale, che non era rappresentativo del territorio e che non si era svolto per lassenza del nostro Sindaco, ha visto una inaudita sceneggiata di soggetti che, pur di apparire e mettersi in mostra o addirittura ergersi a paladini del territorio, dicevano delle assurdità mentre sapevano benissimo che non erano a conoscenza di nulla perché si erano completamente disinteressati ed erano addirittura disinformati.
E pensare che il sottoscritto aveva anche avvisato il presidente del Consiglio, sia verbalmente con largo anticipo che mediante una lettera (Prot. 9064 del 12.07.2011), che sarebbe stato opportuno spostare tale Consiglio in quanto lUdc Provinciale aveva avanzato una nuova, migliore e addirittura più vantaggiosa ipotesi per il nostro Collegio. Pertanto al momento era inopportuno fare un Consiglio Comunale di protesta.
Ad avvalorare ciò, nella mattinata dello stesso giorno del Consiglio, lIng. Falco di Parete aveva ampiamente riportato sul Corriere di Caserta che il nostro Collegio aveva avuto un miglioramento compositivo nella nuova proposta (Lusciano-Parete-Aversa III) ed aveva anche, indirettamente, suggerito di spostare il Consiglio comunale, così come anche, sempre in mattinata, era arrivato alla nostra Amministrazione un fax dalla Provincia di Caserta che riportava quanto già anticipato dal sottoscritto. Ma tanta era la voglia del nostro Sindaco di interessarsi al nostro Collegio che, insieme al Presidente del Consiglio, aveva preferito svolgere lo stesso la seduta di Consiglio pur di apparire difensore del nostro territorio senza conoscere quello che era già stato fatto da altri. Daltra parte, bisogna riconoscere che non potevano e non possono fare alcuna cosa in quanto costoro non hanno nessun riferimento politico al di fuori di Lusciano. Possono parlare solo per sentito dire. Inutile ribadire che tutto il resto è stata una inutile, vergognosa, dolorosa sceneggiata.
Unico rammarico è stata la lettura della lettera che avevo inviato il giorno prima al presidente del Consiglio. Sembra non essere stata compresa da nessuno. Peccato. Non è colpa del nostro presidente del Consiglio se nessuno capisce quello che legge. Lui ha fatto quel che poteva. Inutile ricordare che il sottoscritto, poco avvezzo alle sceneggiate, ha preferito non partecipare.
AUGUSTO ABATEGIOVANNI, consigliere comunale