VILLA LITERNO. Limmobilismo della Giunta Caldoro sta trascinando la Campania e la provincia di Caserta in un baratro.
E categorico il giudizio del consigliere regionale Enrico Fabozzi, sulloperato del centrodestra. In un anno di gestione politico-amministrativa aggiunge Fabozzi il centrodestra ha collezionato soltanto una lunga serie di promesse mai mantenute. Mentre la maggioranza continua a perseguire la politica dei proclami e degli annunci, la situazione sociale ed economica peggiora di giorno in giorno. A farne le spese sono i tantissimi giovani senza lavoro, e senza alcuna prospettiva futura, le famiglie meno abbienti, gli anziani e le piccole e medie imprese.
Fabozzi cita solo alcuni esempi concreti per suffragare le sue critiche: Il mancato sostegno ai Comuni per il pagamento dei mutui non lascia scampo agli enti locali: o dichiareranno il dissesto finanziario, oppure aumenteranno al massimo imposte e tasse comunali. Su un argomento così importante tuona il consigliere regionale il centrodestra aveva il dovere di assumere un atteggiamento responsabile per mettere gli amministratori locali in condizione di programmare lo sviluppo dei rispettivi Comuni. Ma ancora una volta la giunta Caldoro e la sua maggioranza dimostrano di non essere allaltezza di governare. Un altro colpo ai sindaci è rappresentato dal tentativo di espropriarli delle prerogative di programmazione urbanistica del territorio con lapprovazione del regolamento attuativo della legge regionale 16/2004, un provvedimento che consentirebbe alla Regione di mettere le mani sui Prg dei Comuni. Ma il peggio di sé attacca Fabozzi lesecutivo Caldoro lo ha dato sul piano dello sviluppo e delloccupazione. In questo anno di gestione del centrodestra è sfumato laccordo di programma per il rilancio dellarea ex 3M a San Marco Evangelista, con la perdita di oltre 600 posti di lavoro, ai quali si aggiungeranno i circa 300 licenziamenti in provincia di Caserta e i quasi 4000 in Campania per linefficienza nella gestione del trasporto pubblico. Insomma conclude se prima, come hanno detto per anni i vertici del Pdl, era tutta colpa di Prodi, Bassolino e la Iervolino, ora che al governo nazionale, regionale e provinciale cè il centrodestra abbiano almeno lonestà di ammettere il loro totale fallimento.