Crisi Pdl, Coronella: “Agire prima che la situazione diventi irrecuperabile”

di Redazione

 Gennaro Coronella AVERSA. “L’interpartitico sul bilancio? E’ saltato solo a causa di una mia indisponibilità sorta all’ultimo momento.

Per il progetto Più Europa avevo chiesto un incontro con il soprintendente ai beni artistici e, grazie ai buoni uffici dell’onorevole Giovanna Petrenga, sono riuscito ad ottenere per le 17 di giovedì l’appuntamento. Da qui lo slittamento della riunione”. Riunione, ricordiamolo, che doveva discutere (finalmente, considerato chedue terzi dell’anno sono oramai trascorsi) del bilancio preventivo 2011 (si, 2011, e non è un errore di stampa).

A parlare il sindaco Mimmo Ciaramella che, subito dopo, aggiunge: “E’ anche vero che gli amici del Pdl mi avevano chiesto un po’ di comprensione nel far slittare l’incontro poiché non erano riusciti ad incontrarsi per un confronto sul tema. Io, se fosse stato solo per questo motivo, comunque, la riunione non l’avrei rinviata. Alla fine si sono sposate due esigenze che andavano verso lo stesso fine. Passare dal 28 luglio al 2 agosto non mi pare, tutto sommato, un grave danno”.

Sin qui le dichiarazioni ufficiali del primo cittadino, ma le ragioni dello slittamento della riunione interpartitica delle forze di maggioranza sono, per tutti gli addetti ai lavori, da rinvenirsi solo ed esclusivamente nei dissidi interni al Pdl. Sono soprattutto gli alleati dei pidiellini a ribadire il convincimento che la necessità di spostare la riunione è nata, anche se ufficialmente nessuno lo conferma, dalla circostanza di trovare un accordo in seno al partito di maggioranza relativa, oggi diviso in due tronconi, con cinque consiglieri (tra cui il capogruppo Tonino De Michele e Carlo Amoroso, oltre a Nicola Andreozzi, Michele Galluccio e Emilio Scalzone) contro il partito ufficiale e gli altri quattro (Domenico Campochiaro, Elia Barbato, Nando Menale e Mario Tozzi) in attesa degli eventi, tutti, comunque orientati verso la scelta del candidato a sindaco che dovrebbe partecipare in rappresentanza del centrodestra alle elezioni della prossima primavera che sceglieranno il successore di Ciaramella.

Una situazione che potrebbe, comunque, cambiare a momenti, con la voce insistente di Menale che passerebbe anch’egli con i cinque sottoscrittori del documento con il quale, nei giorni scorsi, si chiedeva l’intervento del coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino. Tutto questo a fronte di un partito che, in pratica, con le sue divisioni, ha tenuto una città immobilizzata, ad essere buoni, almeno per questi ultimi cinque anni. Ora, in questo ultimo anno, si vorrebbe salvare la faccia, ma abbiamo un bilancio preventivo che viene (se lo verrà, vista la situazione interna alla maggioranza) approvato, secondo programma, nel mese di settembre. Insomma, un bruttissimo epilogo con una città in coma.

Della situazione aversana si è fatto portavoce anche il vicecoordinatore provinciale, il senatore Gennaro Coronella che ha sottolineato che: “C’è un banco di prova importante che dovrebbe stare particolarmente a cuore del senatore Pasquale Giuliano e sul quale ciascuno potrà misurare il livello di autorevolezza del Popolo della Libertà casertano: ad Aversa registriamo una grave fibrillazione, con ben cinque consiglieri comunali (ex Forza Italia ed ex An) sollecitano da tempo chiarimenti dal sindaco in merito ad alcune scelte amministrative. Finora nessuno li ha degnati di una risposta e lì, nella seconda città della provincia, si voterà l’anno prossimo. Bisogna agire prima che la vicenda assuma toni irrecuperabili”.

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