AVERSA. Rischia di saltare la più volte demagogicamente sventolata regolarizzazione di una ventina di lavoratori socialmente utili.
Le somme previste per dare vita a questa regolarizzazione che interessa settori delicati e cruciali della macchina amministrativa comunale, dove questi lavoratori stanno già operando da tempo, potrebbero, infatti, essere dirottate sullassunzione a tempo indeterminato di un avvocato per lufficio legale e un amministrativo di categoria C. In questo senso una sorta di blitz sarebbe stato tentato dallassessore al personale lUdc Pasquale Diomaiuta.
Di questa ipotesi di delibera hanno discusso, accantonandola, assessori e consiglieri comunali del Popolo della Libertà che si sono riuniti nella serata di lunedì per discutere di questo e del bilancio preventivo 2011 in vista del successivo incontro interpartitico che dovrà, poi, chiudere il tutto per giungere entro fine mese alla convocazione di unapposita seduta di consiglio comunale che si terrà nella prima settimana di settembre.
Allincontro del Pdl (che ha visto gli esponenti del partito di maggioranza relativa affrontare temi concreti e non questioni di poltrone, di deleghe e di equilibrismi politici) erano presenti gli assessori: Gino Della Valle, Isidoro Orabona, Vincenzo Lanzetta e Luciano Luciano. Tra i consiglieri: Carlo Amoroso, Elia Barbato, Tonino De Michele, Michele Galluccio e Nando Menale (che si sono detti contrari alla proposta di Diomaiuta così come gli assenti Nicola Andreozzi e Emilio Scalzone) e Domenico Campochiaro e Mario Tozzi (dichiaratisi, invece, favorevoli alla proposta dellassessore Udc).
Insomma, in questo senso, si rivelerebbe fondata la denunzia politica avanzata da Rosario Capasso. Il consigliere comunale ex Fli aveva giustamente preavvisato che si stava tentando questo blitz che avrebbe avuto referenti in seno alla maggioranza di centrodestra. Ora, dopo il no giunto dalla stragrande maggioranza del Popolo della Libertà si preannunzia lennesimo lacerante confronto sia in seno al partito che con gli altri partner della coalizione di centrodestra dove le posizioni sembrano non essere univoche.
Per la cronaca, poiché la normativa del settore prevede che per nuove assunzioni si può spendere solo il venti per cento dei fondi relativi al personale che è andato in pensione, andranno utilizzati quelli del triennio 2010-2012, ossia il 20% di poco meno di un milione di euro per assicurare gli stipendi.