AVERSA. Con questo numero, nelle edicole della provincia di Caserta da sabato 3 settembre, a 2 euro, si chiude lesperienza cartacea di Fresco di Stampa.
A seguire leditoriale scritto a quattro mani dal direttore responsabile Ignazio Riccio e dal vicedirettore Paolo Graziano. Nel numero di settembre spiccano le inchieste sulla crisi finanziaria al Sud e sui cronici problemi di inquinamento ambientale del territorio campano.
L’EDITORIALE.
Con il numero di settembre che avete tra le mani si chiude unesperienza ricca di passioni e soddisfazioni, durata ben cinque anni. Il mensile cartaceo di Terra di Lavo ro e Napoli Nord Fresco di Stampa chiude i battenti. Non è un fulmine a ciel sereno. Nellultimo anno gli editori ci avevano, più volte, informati delle difficoltà economiche e dei bilanci d del giornale. Nessun problema di copie vendute e di diffusione del magazine che, anche dopo il necessario aumento del prezzo di copertina a 2 euro, grazie ai nostri lettori attenti e generosi, è continuato a crescere.
A mancare è stato lapporto delle pubblicità, in un territorio difficile come quello tra le province di Napoli e Caserta, dove la crisi economica si sente in maniera più forte del resto dItalia.Fresco di Stampa è un prodotto che ha una struttura ambiziosa e un costo considerevole. Negli anni si è retto con il sostegno degli editori, che hanno investito in proprio per permettere luscita puntuale del giornale. Una rivista che, in un lustro, è passata da free-press a magazine, da tabloid a rivista mensile patinata, con una diffusione che, partita dallAgro aversano, si è allargata alle due province di Napoli e Caserta. Un investimento, dicevamo, che non ha trovato il sostegno del tessuto economico del territorio, lacerato dalla crisi finanziaria e inquinato da una concorrenza sleale e poco qualificata.
È così Fresco di Stampa, non potendo camminare con le proprie gambe, chiude. Ma speriamo chiude con dignità, senza essersi venduto agli interessi privati della politica e delleconomia locale. Le pubblicazioni terminano con questo ultimo numero, nonostante gli attes tati di stima e di incoraggiamento siano giunti non solo dal nostro territorio, ma da ogni parte dItalia dove il giornale è arrivato. I cinque anni di vita di Fresco di Stampa, comunque, hanno lasciato un segno indelebile. Oltre alle tante inchieste di politica, camorra e sanità, che hanno denunciato i disagi di una terra martoriata, e alla valorizzazione delle eccellenze che lo stesso territorio sa esprimere, il magazine è diventato un laboratorio di idee, che ha visto coinvolte oltre cento persone, che, a vario titolo, hanno avuto contatti con il giornale. Un gruppo che è riuscito, e questo è un nostro vanto, a forgiare nuovi giornalisti, cui auguriamo una splendida carriera. Una ventina di ragazzi, che hanno cominciato a scrivere con Fresco di Stampa, negli ultimi tre anni hanno ottenuto il tesserino di pubblicisti allOrdine dei giornalisti della Campania. Ora, seppure si interrompe la pubblicazione del magazine cartaceo, la squadra di giornalisti e redattori resta intatta, anche se lamarezza per le sorti della rivista è tanta. Accanto ai più giovani ci sono professionisti affermati, che scrivono per i quotidiani più importanti campani. Anche a loro va il nostro ringraziamento per la dedizione e per legregio lavoro svolto. Il nostro obiettivo che è anche un impegno è quello di non disperdere questo patrimonio umano. Ci penseremo. Insieme a loro valuteremo lipotesi di rilanciare il progetto in forme diverse, magari utilizzando la rete. Insomma, non ci arrendiamo e ne siamo convinti: verranno tempi migliori.