Il Teatro Cimarosa sarà acquisito a patrimonio comunale

di Nicola Rosselli

Teatro CimarosaAVERSA. Lo storico Teatro “Cimarosa”, dedicato al figlio più illustre di Aversa, sarà acquisito al patrimonio comunale.

A prevederlo, con una spesa preventivata di un milione e settecentocinquantamila euro il bilancio 2011 in corso di approvazione. “Si tratta – ha dichiarato l’assessore alle finanze Pasquale Diomaiuta dell’Udc – di un bene che andremo ad acquisire con fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione, a dimostrazione che questo avanzo è consistente e reale. Continua, in questo modo, l’arricchimento del patrimonio che in questi nove anni si è accresciuto in maniera considerevole”.

In questo senso l’esponente dell’esecutivo di centro destra ricorda il passaggio nel patrimonio comunale, al di là degli istituti scolastici che hanno anche consentito una riduzione dei fitti, tra gli altri immobili, del padiglione“Leonardo Bianchi” dell’ex ospedale psichiatrico, del Parco Pozzi e della Casa del Fascio. “Un risultato – ha concluso – che meraviglia me stesso. Insomma, una bilancia che tende certamente al positivo, visto che gli altri enti vendono per fare cassa”.

Sin qui l’aspetto economico della vicenda che, non occorre sottolinearlo, ha soprattutto una valenza cultura. Non a caso l’assessore e vice sindaco con delega al settore Nicola De Chiara ha affermato che “si tratta della più grande operazione culturale in prospettiva a favore della città”. “Con questa acquisizione, i cui termini andremo a valutare anche con la proprietà attuale, – ha continuato De Chiara – si concretizzeranno due operazioni: si salvaguarderà un bene dal punto di vista storico e architettonico (considerato che si era paventata una sua riconversione addirittura in ristorante) e la città avrà uno strumento concreto dove fare cultura”.

Per quanto riguarda la gestione, lo stesso esponente della giunta Ciaramella sottolinea che “si tratterà di attuare un accordo tra la parte pubblica e quella privato facendo in modo che siano garantite le esigenze di entrambi. L’importante, per il momento, è acquisire il bene”. Ottimista, ma prudente, in attesa che la vendita si concretizzi, Renato Virgilio, “patron” delle sale cinematografiche aversane (è proprietario anche del Teatro Metropolitan), che, prima di esprimersi sull’argomento, preferisce attendere che la vicenda si concretizzi, anche se da anni sta chiedendo al comune di intervenire in maniera concreta nella gestione del “Cimarosa”, dopo aver restaurato a sue spese il tutto.

Il “Cimarosa” nasce nel 1889 come teatro in legno nell’attuale piazza Principe Amedeo. Nel 1924, l’onorevole Giuseppe Romano lo fa costruire in tufo e cemento armato nell’attuale sede. Si tratta di un immobile in stile liberty, con sulla facciata il bassorilievo di Cimarosa. All’interno dipinti di Arnaldo De Lisio e progetto dell’architetto Giacomo Giametta che è ritenuto autore anche della famosa frase ivi riportata: “Fugge la vita, vivente resta nell’arte”. Dal 1927 sino agli anni settanta viene gestito da Emilia Della Valle, madre dell’attuale proprietario. Negli anni ’70 e ’80 è ridotto a cinema a luci rosse. Successivamente viene acquisito da Renato Virgilio che lo ha riportato agli antichi splendori.

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