AVERSA. “Qualcuno ha cercato di farmi apparire contrapposto ad altri miei colleghi di partito, ma il suo tentativo è miseramente fallito. Il sindaco? La smetta di alzare i toni e di ‘svignarsela’ dalle proprie responsabilità”.
Questo ed altro nell’intervista rilasciataci dall’ex assessore del Pdl Gianpaolo Dello Vicario, a cui il sindaco Mimmo Ciaramella ha revocato, lo scorso 3 agosto, l’incarico in giunta, al culmine della crisi scoppiata nel partito di maggioranza relativa.
Quando finisce lestate è tempo di bilanci, il suo bilancio personale per la questa tormentata estate aversana? E emersa, dalla rilettura dei quotidiani del mese di agosto, la volontà di qualcuno di farmi apparire contrapposto ad una parte del mio partito.
Si spieghi meglio Tentativo fallito! In effetti, chi mi conosce sa che la mia cultura militante mi porta ad avere rispetto dei ruoli e delle gerarchie di partito e degli uomini che le ricoprono a prescindere da quella che potrebbe essere un ipotetica diversità di opinioni.
Martedì ci sarà un incontro chiarificatore come finirà la querelle? Mi sembra difficile che ci possa essere un confronto sereno dopo che il sindaco ha più volte alzato anzi abbassato i toni della discussione, usando una terminologia e un atteggiamento non consono al ruolo istituzionale che ricopre e soprattutto mancando di rispetto a persone che hanno contribuito direttamente o indirettamente alla sua elezione a sindaco di Aversa.
E il partito? Ho apprezzato la convocazione da parte del coordinatore cittadino, dato che, mi rendo conto che il suo lavoro in questo momento non deve essere stato dei più facili, se si considerano le quotidiane uscite poco gradevoli del sindaco o il suo atteggiamento belligerante…pensi che giovedì ho avuto la comunicazione dell’incontro e venerdì su un quotidiano leggo l’ennesimo attacco di Ciaramella che ci accusa di averlo deluso ed offeso per una guerra unilaterale che lui stesso sta facendo, e che sta facendo evidentemente male, in quanto contrariamente di lui non sono mai intervenuto sulla questione fino ad oggi…ma il troppo storpia!
E stato fatto più volte il suo nome come papabile candidato a sindaco. Cosa ne pensa? Tanti sono stati i nomi fatti in questi giorni, ma al di là delle più o meno legittime aspirazioni personali, è indispensabile, a mio avviso, stabilire le regole, individuare i criteri necessari per la scelta del candidato a sindaco.
E chi deve adoperarsi a tal uopo? Questo lavoro dovrebbe essere fatto, in primis, dal partito di maggioranza relativa che, in quanto tale, ha anche il compito di coinvolgere le varie forze politiche in questo progetto, anche quelle che sono state depotenziate e demotivate, come i socialisti e i popolari normanni, e altre che nonostante hanno sostenuto questa coalizione non sono rappresentati nellesecutivo, e soprattutto coinvolgere nella scelta la base del partito che sempre più si sta allontanando da questo modo ingarbugliato di fare politica.
Tornerà in giunta? Premesso che limpegno civile e sociale per la mia città non sarà mai legato ad una poltrona, il rapporto fiduciario con il sindaco si è arenato, in quanto ha voluto giustificare il suo provvedimento con motivazioni a dir poco fasulle per non dire bizzarre per usare un eufemismo; non ho partecipato alle ultime giunte, e per amore di verità (si sappi) pur continuando ininterrottamente a svolgere lattività di assessore, solo perché il sindaco, dopo aver usato ingiustificatamente un atteggiamento prevaricatore ai danni di un collega, si è sottratto ad un confronto, più volte e da più parti richiesto, dimostrando poca considerazione, di agire scoordinato da tutti, e soprattutto con una leggerezza di fondo.
Delirio donnipotenza? Esercizio di potere estremizzato di fine seconda consiliatura. Un consiglio per il sindaco? Smettere di svignarsela perché la verità prima o poi ti raggiunge.