Nuovo candidato sindaco, sondaggio: “No tra i consiglieri uscenti”

di Antonio Arduino

 AVERSA. I lettori bocciano la tesi dei consiglieri comunali del Pdl Elia Barbato e Mario Tozzi, ex assessori nella prima giunta Ciaramella, che, con dichiarazioni rilasciate alla stampa, sottolineando la necessità di un ricambio interno al Pdl, …

… sostengono che il futuro candidato sindaco della coalizione debba essere scelto tra i consiglieri comunali uscenti. E’ quanto emerge da un sondaggio sul tema avviato tra i nostri lettori che non solo bocciano l’idea dei due consiglieri ma a loro volta pongono domande ai politici. Eccone alcune: “Su quale base Tozzi e Barbato ritengono che il candidato sindaco del Pdl si debba scegliere tra gli amministratori uscenti?”. “Chi dovrebbe essere premiato e perché?”. “Quali sono i meriti acquisiti, per l’attività politica espletata, dai singoli amministratori uscenti in termini di fatti realizzati a favore della città e dei cittadini?”. “Considerando che il Pdl ha potuto e può ancora contare su un influente rappresentante politico presente nello schieramento del Governo nazionale, in quasi dieci anni di amministrazione il Pdl come ha cambiato il volto di Aversa?”. “Se è vero il detto ‘squadra che vince non si cambia’, considerando che in dieci anni di amministrazione il Pdl ha cambiato cinquanta assessori, si può affermare che la squadra abbia prodotto risultati vincenti al punto da meritare la riconferma?”.

E, insieme alle domande, dal sondaggio sono arrivate alcune osservazioni che proponiamo affinché ricevano, ci auguriamo, risposte da parte degli amministratori aspiranti sindaco. Ecco le più significative: “Fatta eccezione per l’attivazione di due stazioni della metropolitana che, forse, sarebbero state realizzate anche con il centrosinistra alla guida della città, i risultati di dieci anni di amministrazione Pdl che si toccano con mano sono l’acquisizione al patrimonio comunale di strutture lasciate inutilizzate come il padiglione Bianchi del dismesso ospedale psichiatrico o la chiesa del Carmine. La realizzazione di strutture lasciate fino ad oggi inutilizzate, come il mercato al coperto di piazza Papa Giovanni XXIII nella zona 167, l’edificio destinato ad ospitare il Suap, l’Info Point di piazza Mazzini, la villetta comunale di via Atellana, lo studentato in cui è stata trasformata l’ex Pretura, consegnato completo e (stando alle dichiarazioni ufficiali) pronto all’uso alla Sun, che a sua volta lo ha lasciato inutilizzato e che, forse, per questo andrebbe chiesto in restituzione. L’affidamento a terzi di servizi di pubblica utilità che non hanno soddisfatto le necessità dei cittadini, come quelli relativi alla gestione dei parcheggi a pagamento o quello dell’igiene urbana”.

Per chiudere, riportiamo ancora una delle domande alle quali i cittadini elettori vorrebbero risposta dagli amministratori uscenti: “Perché acquisire al patrimonio comunale una sala cine-teatrale di proprietà privata intitolata a Domenico Cimarosa, edificata in tempi relativamente recenti (nel 1924, sostituendo un preesistente struttura in legno, ndr) pagandola un milione e settecentocinquanta mila euro, se l’immobile in cui è realizzata non ha alcuna rilevanza storica? Forse perché ad Aversa basta intitolare qualcosa a Cimarosa per venderla a peso d’oro al Comune?”.

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