AVERSA. Non vogliamo né la crisi né le elezioni anticipate. I commercianti sono per la governabilità.
Maurizio Pollini, presidente provinciale della Confesercenti, aversano, interviene sullattuale situazione politica cittadina e lo fa attraverso la visione della categoria che rappresenta. Ciaramella continua Pollini sino ad oggi, sebbene spesso pungolato dalle nostre associazioni, ha ben operato nel settore. Di fatto, gli abbiamo fornito un sostegno. Ora, in questi ultimi mesi del suo mandato ci sono scadenze di rilievo che riguardano il nostro settore: finanziamenti europei e regionali per lo sviluppo del commercio, lavvio concreto dei centri commerciali naturali, la vicenda della destinazione dellarea ex Texas, ancora in alto mare, per la quale auspichiamo la realizzazione di un polo fieristico di respiro regionale.
Lesponente dei commercianti ritiene anche che non ci sono rischi per la tenuta di questa maggioranza, ma auspichiamo una maggiore stabilità che non potrà non apportare effetti benefici al settore terziario che in città conta ben quattromila attività commerciali.
Quale, allora, la ricetta di Pollini? Il sindaco Ciaramella vada in consiglio comunale e chieda la fiducia su un programma minimo da attuare da qui alle elezioni, per questi ultimi mesi. Un programma fatto di cose concrete che servano soprattutto allasfittica economia cittadina e siamo certi che troverà sullargomento unampia maggioranza anche al di là della sua parte politica. Quando cè un non governo, una crisi, conclude Pollini a rimetterci in prima istanza è leconomia cittadina. Nel caso di Aversa questultima è, di fatto, sostenuta dal settore terziario. La nostra città non ha grandi industrie e, oltre al comune e allAsl, loccupazione si regge su negozi e fornitori di servizi, far saltare il commercio ad Aversa è come se a Torino saltasse la Fiat. Credo, quindi, che il nostro settore meriti unattenzione particolare per la tenuta dello stesso tessuto sociale cittadino.