AVERSA. Avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari perché indiziata di una rapina in gioielleria avvenuta il 23 febbraio ad Aversa.
Invece è finita in carcere con l’accusa di aver portato a segno, con alcuni complici, altre rapine in altrettante oreficerie il 5 luglio, il 19 luglio e il 3 agosto scorsi, rispettivamente a Benevento, Scauri (Latina) e Acerra (Napoli).
L’arrestata è una 20enne, Natascia Picardi, di Napoli. Il bottino delle tre rapine commesse nel giro di un mese è stato di 630mila euro. La giovane è stata identificata con i filmati della videosorveglianza di cui i negozi erano dotati, ed è stata formalmente riconosciuta in fotografia dalle sue vittime. Per lei anche l’accusa di evasione dai domiciliari.