Strisce rosse, per il Ministero sono fuorilegge

di Antonio Arduino

 AVERSA. Via gli attraversamenti pedonali realizzati con strisce bianche su fondo stradale colorato di rosso per renderle meglio visibili.

Sono fuorilegge e vanno rimossi. E’ quanto emerge dal parere espresso l’11 marzo 2011 dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Sollecitato da Giuseppe Oliva, vice presidente del Comitato Nazionale Strisce Blu Italia, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con parere numero 1379/2011 ha chiarito che gli attraversamenti pedonali disegnati sul fondo stradale devono essere individuati solo da strisce alternate di colore bianco o gialle, “qualsiasi altro colore striderebbe – si legge nella nota – con le normative vigenti sia nazionali, per quanto riguarda il codice della strada e il regolamento di attuazione, sia a livello europeo”.

La normativa di riferimento, infatti, è rintracciabile nel codice della strada. In particolare agli articoli 137 e 145 del regolamento di attuazione in relazione alla segnaletica orizzontale che prescrive chiaramente che possono essere utilizzate solo vernici colorate di bianco e di giallo, norma che esclude ogni altro tipo di colore. E perché la norma sia attuata con il massimo rendimento il Ministero ha invitato le Amministrazioni comunali ad utilizzare materiali di elevate prestazioni che richiedono una minore manutenzione piuttosto che modificare il fondo stradale colorandolo in rosso, in verde, in azzurro.

Per il vicepresidente del Comitato Strisce Blu Italia, che aveva chiesto la rimozione delle strisce bianche su fondo rosso lo stesso giorno in cui erano apparse in via Raffaello e in piazza Crispi, motivando dettagliatamente la richiesta, la comunicazione del Ministero “dimostra, ancora una volta, come le proteste del comitato non siano finalizzate a creare scompiglio o a dire semplicemente no alle idee dell’Amministrazione in fatto di viabilità ma finalizzate a offrire un contributo concreto a scelte operative municipali mirate al miglioramento della viabilità cittadina e della sicurezza stradale messa a rischia, talvolta, da scelte estemporanee e approssimative, spesso distanti dalle norme fissate dal Codice della Strada e dal regolamento attuativo”.

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Redazione
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