Teatro Cimarosa, il Pdl: “Bene acquisizione, ma con altri fondi”

di Nicola Rosselli

Teatro CimarosaAVERSA. “Siamo d’accordo sull’acquisizione al patrimonio comunale del Teatro Cimarosa. Questo immobile rappresenta un pezzo di storia della nostra città ed è certamente un mezzo efficacissimo per fare cultura, …

… ma troviamo un altro modo per acquistarlo, visto che quei soldi potremo dirottarli in investimenti verso energie alternative che ci consentirebbe di risparmiare un milione di euro l’anno”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero di un nutrito gruppo di consiglieri comunali del Popolo della Libertà (Michele Galluccio, Elia Barbato, Carlo Amoroso, Tonino De Michele e Nando Menale) che sta stilando in queste ore un emendamento al bilancio preventivo 2011 da presentare in vista dell’approvazione dello strumento di programmazione contabile. Per la cronaca, un apposito consiglio sarà convocato con prima convocazione il 31 agosto e seconda il 7 settembre. L’attuale previsione contenuta nella bozza di bilancio all’esame dei partiti prevede l’acquisto dello storico immobile per un milione e settecentocinquantamila euro derivanti da “risparmi” degli anni precedenti.

“Noi, – afferma Michele Galluccio – premesso che siamo assolutamente d’accordo sull’acquisizione del ‘Cimarosa’, intendiamo fare un’operazione diversa che ci porti a disfarci di immobili che non utilizziamo, dei quali non abbiamo bisogno e che costano per ristrutturazione e manutenzione. Con il ricavato di queste vendite andremmo a comprare il teatro in questione. I soldi risparmiati, invece, andiamo ad impegnarli in investimenti per energie alternative facendo in modo di azzerare una bolletta energetica che attualmente si aggira su circa un milione l’anno e, cosa che non guasta, dare una mano all’ambiente”.

Nella pratica, il gruppo di consiglieri comunali pidiellini, ai quali potrebbero aggiungersi anche altri, chiede di vendere l’ex Casa del Fascio, ubicata nella centralissima via Roma, e l’edificio di via Sant’Andrea, entrambi in condizioni non ottimali, per la cui ristrutturazione necessitano centinaia di migliaia di euro e che, attualmente, non hanno una specifica destinazione futura. A fronte di questa scelta, i poco meno di due milioni di euro previsti in bilancio andrebbero dirottati per trasformare in “led” l’attuale illuminazione pubblica e dare vita ad una serie di installazioni di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da utilizzare per il fabbisogno pubblico cittadino.

La proposta ha ricevuto, per il momento, un no deciso dall’assessore Udc al bilancio Pasquale Diomaiuta, che ha dichiarato: “E’ un segnale negativo. Perché vendere per acquistare quando le risorse economiche ci sono? Rimpinguare il patrimonio non è mai una scelta sbagliata”. Vedremo chi la spunterà.

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