NAPOLI.È durata 24 ore la chiusura, causa vandalismi, della storica basilica di Santa Chiara a Napoli. La decisione, presa ieri dai Frati minori, e raccontata dal Mattino, è stata revocata giovedì mattina dopo i contatti avuti dal superiore della comunità, padre Salvatore Vilardi, con la questura.
“Ci è stato assicurato – spiega il religioso – un presidio fisso delle forze dell’ordine negli orari di apertura, e sono già qui due agenti motociclisti la cui presenza sta servendo da deterrente rispetto ai fenomeni che avevano creato forte preoccupazione”.
Le porte della basilica erano state chiuse ieri alle 11.45 dopo l’aggressione di una suora da parte di una clochard, ultimo episodio di una lunga serie di danneggiamenti più volte segnalati dalla comunità religiosa. Un avviso in italiano e in inglese segnalava che, causa il ripetersi di atti vandalici, per garantire l’incolumità di persone e cose la basilica sarebbe rimasta aperta nei giorni feriali solo per la messa vespertina delle 18.
Una decisione che aveva suscitato lo sconcerto dei molti turisti italiani e stranieri che considerano il celebre “Munasterio ‘e Santa Chiara” come una tappa irrinunciabile nella visita della città. Da oggi, invece, porte di nuovo aperte per fedeli e turisti, sotto gli occhi della polizia. Con un avvertimento: “Se il presidio dovesse venir meno, non potremmo che tornare alla dolorosa decisione della chiusura visto il dovere di preservare l’incolumità delle persone e delle cose”, sottolinea padre Vilardi.
Intanto, a tutelare il patrimonio storico artistico napoletano arriva un nuovo provvedimento a firma degli assessori comunali al Patrimonio, Bernardino Tuccillo, e alla Cultura, Antonella Di Nocera. Con il nuovo dispositivo addio ai matrimoni celebrati nelle sale del maschio angioino: il Comune di Napoli concederà infatti lutilizzo solo in caso di riconosciuto valore culturale e sociale. Alla stretta sulle concessioni ai privati proclamata da Palazzo San Giacomo si aggiungerà anche un nuovo tariffario per usufruire di sale per dibattiti, convegni e premiazioni. Per lassessore Tuccillo la decisione è dettata da esigenze di bilancio: le nuove entrate serviranno a coprire servizi di primaria importanza come gli asili nidi e la refezione scolastica.