Bufera sulla nomina di Ferraro in giunta. Lui: “Ho la coscienza a posto”

di Antonio Taglialatela

Angelo FerraroCASAL DI PRINCIPE. Sta suscitando clamore la decisione del sindaco di Casal di Principe, Pasquale Martinelli, di nominare assessore Angelo Ferraro, indagato per voto di scambio politico mafioso.

A Ferraro, fratello del consigliere provinciale Sebastiano Ferraro, anch’egli indagato per lo stesso reato, sono andate le deleghe all’istruzione, programmazione di opere pubbliche, urbanistica e anche la gestione dei beni confiscati.

LA LETTERA DELLA NATALE. In particolare, la polemica si è innescata dopo la lettera della giornalista della Gazzetta di Caserta Marilena Natale (qui il collegamento alla pagina di Facebook con il testo integrale della missiva) che ha evidenziato sia l’indagine a cui sono sottoposti i fratelli Ferraro, sia la loro parentela con l’ex consigliere regionale e imprenditore nel settore rifiuti Nicola Ferraro, arrestato in passato per associazione mafiosa.

FERRARO: “HO LA COSCIENZA A POSTO, GIUDICATEMI PER IL MIO OPERATO”. “Rispetto il lavoro della giornalista Marilena Natale ma in questo caso non posso condividere le critiche contenute nella sua lettera. Certo, sono coinvolto in un’indagine ma finora non sono andato dinanzi a nessun giudice e non ho ricevuto alcuna condanna. Anzi, ho chiesto più volte di essere ascoltato dai magistrati inquirenti ma non lo hanno ritenuto opportuno. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura e attendo con serenità l’epilogo di questa vicenda, poiché ho la coscienza a posto”.

L’assessore, 38 anni, che nella vita lavora come insegnante e dirige la scuola calcio “Real Casale”, poi sottolinea: “Il mio impegno nel sociale è sempre stato improntato contro l’illegalità e il sistema criminale. Come scuola calcio abbiamo posto in essere, in collaborazione con associazioni e parrocchia, numerose iniziative anticamorra e non è mai mancata la mia presenza, equella di mio fratello, a manifestazioni sulla legalità promosse sul territorio. Non a caso, quando mi sono insediato come assessore ho fatto presente che la mia azione sarà portata avanti nel segno del compianto Don Peppino Diana. A partire dalla redazione di un nuovo elenco di imprese e professionisti, non aggiornato da oltre 10 anni, che dovrà includere solo soggetti con certificazione antimafia”.

Sulla questione delle parentele: “Il padre dell’ex consigliere regionale Nicola Ferraro era un lontano cugino di mio padre, quindi non credo nemmeno che possiamo parlare di parentela. E comunque io vengo da una famiglia numerosissima, ho 75 cugini, tra primo e secondo grado, e se tra questi uno ha preso una strada diversa non sono certo mie le responsabilità”. Il riferimento di Angelo Ferraro è al suo cugino Sebastiano Ferraro, elemento del clan dei casalesi, al quale fu confiscato anche un terreno a Casal di Principe. E proprio questo è un altro punto della polemica, ossia che Ferraro, avendo la delega ai beni confiscati, vada a gestire proprio una ex proprietà del cugino. Ma l’assessore chiarisce: “I beni confiscati non li gestisce il Comune, ma il consorzio Agrorinasce, dove non credo assolutamente gravitino dei camorristi. La mia delega è solo un ‘tramite’ tra Comune e consorzio, col quale vogliamo intraprendere iniziative mirate ad un risparmio per le casse dell’Ente. Parlo del progetto di ubicare in beni confiscati le tre scuole materne e le sedi di polizia municipale e protezione civile attualmente collocate in locali privati, per i quali il Comune paga dei fitti”. Secondo l’assessore, oggi Casale è “il comune più legale d’Italia, grazie ai pressanti controlli della magistratura e delle forze dell’ordine”, e, pertanto, “solo un pazzo potrebbe pensare di poter favorire la criminalità”.

Infine, Ferraro confessa: “Non volevo nemmeno accettare l’incarico, ma gli insistenti inviti della maggioranza, delle associazioni e del caro Don Carlo Aversano mi hanno convinto e li ringrazio per questo. Oggi, alla luce di questa polemica, avevo pensato di dimettermi, ma sarebbe stato come confermare responsabilità che invece non ho. Quindi vado avanti e invito tutti a giudicarmi, anche col pugno di ferro, ma per la mia attività amministrativa”.

IL SINDACO: “PROFONDA STIMA IN FERRARO”. Interpellato sull’argomento, il sindaco Martinelli difende la sua scelta: “Ho deciso con serenità di fare entrare nella giunta Angelo Ferraro, che conosco personalmente e del quale ho una profonda stima, essendo una persona che dedica gran parte della giornata nel sociale occupandosi in particolare delle attività di una società di calcio nella quale sono coinvolti 400 ragazzi, che vengono sottratti alla strada”. Secondo Martinelli “ognuno risponde di persona davanti alla legge e anche davanti a Dio per la storia personale e non per i rapporti di parentela”.

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