Caso Ferraro, il cugino disposto a “cancellare” parentela

di Redazione

Sebastiano FerraroCASAL DI PRINCIPE. Sebastiano Ferraro, ex imprenditore di Casal di Principe, indagato nell’ambito di un inchiesta sul clan dei Casalesi, interviene, attraverso una nota, nella vicenda della nomina in giunta del cugino Angelo Ferraro.

Nomina che ha scatenato una dura polemica dopo la lettera della cronista della Gazzetta di Caserta, Marilena Natale, soprattutto per l’indagine sul presunto scambio politico-mafioso che coinvolge Angelo Ferraro. Nella sua lettera, Sebastiano Ferraro scrive: “In questi giorni ho avuto modo di leggere su diversi quotidiani di alcune mie vicende giudiziarie messe in correlazione con la recente nomina ad assessore del Comune di Casal di Principe di Angelo Ferraro. In particolare, si è ritenuta inadeguata e inopportuna la nomina di Angelo Ferraro ad assessore, in quanto lo stesso è parente del sottoscritto e dell’ex consigliere regionale Nicola Ferraro. A seguito di tali considerazioni, ho visto, da un lato, mettere in risalto le mie vicende giudiziarie, gratuitamente, e dall’altro ho dovuto subire la gogna di chi, per salvare se stesso, non ha perso occasione di prendere le distanze dal sottoscritto. Certo, ho dei procedimenti penali pendenti, i quali, però, non sono ancora definitivi, per cui, tecnicamente, risulto tutt’ora incensurato. Con l’aiuto dei miei legali, sto affrontando tali vicende giudiziarie e spero di risolverle positivamente, non ho alcun interesse al Comune di Casal di Principe in quanto sono impiegato presso il consorzio unico di bacino di Caserta dal 2002”.

Poi sottolinea: “Per la mia esperienza giudiziaria credo che il vero problema circa l’opportunità della nomina ad assessore di Angelo Ferraro non discenda da questa o quella parentela ma da situazioni soggettive che vedono lo stesso indagato per reati associativi. Spero che Angelo Ferraro risolva tali problemi e che le indagini a cui è sottoposto vengano archiviate. Nel contempo, – conclude Sebastiano Ferraro – se può essere utile alla soluzione dei problemi e degli attacchi che lo stesso ha ricevuto a seguito della nomina ad assessore, mi rendo da subito disponibile a mettere in discussione qualsiasi tipo di parentela, così da non risultare più alibi per qualcuno”.

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