CASTEL VOLTURNO. Tutte le attività che la famiglia Baiano ha svolto sono state legalmente autorizzate dagli organi competenti.
Così Armando Baiano, consigliere dimissionario del civico consesso di Castel Volturno, replica al primo cittadino sfiduciato Antonio Scalzone, il quale, il giorno dopo la presentazione delle dimissioni contestuali sottoscritte da 11 consiglieri comunali, ha accusato tutti di avere boicottato la sua amministrazione comunale per fini personali e familiari.
Lex sindaco dice Baiano accusa me e la mia famiglia di avere condizionato landamento della sua amministrazione in quanto avremmo preteso tornaconti personali sulla questione mercatino e sulla cava dismessa. Strano se lo sia ricordato solo oggi dopo la sfiducia. Le sue dichiarazioni mi fanno comprendere che purtroppo lex primo cittadino si comporta come il cane che si morde la coda.
Poi, sulla questione delle accuse inerenti la candidatura politica per fini personali e familiari al fine di risolvere la questione cava, Baiano sottolinea: Se il sottoscritto rappresentava e rappresenta il male di Castel Volturno e il fronte dei cavaioli senza scrupoli o abusivi, come mai il nostro fu sindaco di Castel Volturno si candidò a capo di una lista, quella del Pdl, che mi vedeva schierato in prima persona? I miei e i nostri voti sono serviti a farlo salire e circa un anno fa erano buoni per lui. Come è stato buono il sostegno politico nellAssise, anche quando imperversavano le inchieste giudiziarie. Caro Scalzone, non ti rendi conto che qualcuno oggi, visto le tue accuse, potrebbe rinfacciarti: dimmi con chi te la fai, ti dirò chi sei .
Infine, sulle indagini e le inchieste della magistratura, Baiano ritiene che Scalzone, vinto dalla legge dantesca del contrappasso, da accusato vuole divenire accusatore esprimendo verdetti e giudizi privi di fondamento. Per fortuna non sarà il nostro magistrato. Il tempo e le istituzioni tutte ci daranno ragione. Invece a lui il tempo e la politica lo hanno già bocciato.