ALIFE. A seguito di indagini coordinate dalla compagnia di Piedimonte Matese, i carabinieri della stazione di Alife, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere S.F., 40enne, di Piedimonte Matese, …
… che con i suoi comportamenti, da alcuni mesi, aveva attuato una vera e propria forma di persecuzione nei confronti della ex moglie, una 30enne di Alife. Tutto ha inizio proprio dal periodo della separazione, attraverso reiterate minacce e molestie anche con continue ed assillanti telefonate e l’invio di sms contenenti frasi oscene ed offensive e arrivando anche in qualche circostanza alle percosse e alla minaccia di morte. Inoltre, strani danneggiamenti perpetrati ad esempio sull’autovettura o sulla cassetta postale erano diventati all’ordine del giorno.
Atti persecutori che hanno cagionato alla vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando nella stessa un fondato timore per la propria incolumità, infatti la donna ha finito per maturare la convinzione di non poter uscire da sola da casa. Ma finalmente è riuscita a denunciare ai carabinieri tutte le aggressioni e i gravi comportamenti dell’ex coniuge subite sempre in silenzio.
Per il momento la svolta nelle indagini ha restituito un minimo di serenità alla vittima di questo odioso reato introdotto di recente nel codice penale. In caso di sentenza di condanna emessa a carico del responsabile, la pena prevista va da sei mesi a quattro anni di reclusione. Un problema scottante ed attuale quale è lo “stalking”, a cui i carabinieri stanno dedicando una particolare attenzione, proprio perché in molti casi la molestia assillante e vessatoria, produce stati di angoscia nelle vittime che la subiscono, purtroppo, nella maggior parte dei casi, risultano essere giovani donne.