IL CAIRO.Un evento epocale in Egitto, quello di un leader arabo processato per i crimini contro il suo popolo.
Hosni Mubarak è arrivato al Cairo in barella, circondato da enormi misure di sicurezza per comparire davanti ai giudici, insieme ai suoi figli, e rispondere dei reati di corruzione e responsabilità per l’uccisione di decine di manifestanti nel corso delle dimostrazioni che l’nverno scorso hanno portato alla sua deposizione.
Altissima la tensione nella capitale egiziana, dove centinaia di agenti in assetto antisommossa sono dispiegati per dividere i manifestanti pro e contro Mubarak, che hanno dato vita una fitta sassaiola davanti ad uno degli ingressi dell’accademia di polizia dove si tiene il processo. laa e Gamal Mubarak, i figli dell’ex presidente, sono arrivati nella sede dell’Accademia di polizia.
Il processo vede imputati – tra gli altri – anche l’ex ministro dell’Interno Habib el-Adly. Alaa e Gamal Mubarak, detenuti da mesi nel carcere di Tora, sono stati trasferiti tra imponenti misure di sicurezza, a bordo di un mezzo blindato, nel quartier generale dell’Accademia di polizia.
Le immagini di Mubarak sono le prime da quando pronunciò in diretta tv il suo ultimo discorso da presidente egiziano il 10 febbraio, il giorno prima di lasciare il potere. L’ex rais è apparso commosso appena è entrato nella gabbia degli imputati preceduto dai figli. Ora sembra più tranquillo, e ogni tanto si lancia occhiate in giro e parla soprattutto col figlio maggiore Alaa. Mentre il figlio Gamal gli si è avvicinato più volte al padre con in mano il Corano. L’ex rais Hosni Mubarak ha preso la parola per pochi istanti dalla gabbia degli imputati per negare ogni accusa contro di lui. Altrettanto hanno fatto i figli Gamal e Alaa.
Il presidente del Tribunale ha deciso di rinviare al 15 agosto l’udienza del processo a carico dell’ex presidente. È stato inoltre deciso di rinviare a domani l’udienza del processo a carico dell’ex ministro dell’Interno, Habib el-Adly.
Intanto, martedìsera tre persone sono rimaste ferite in scontri davanti all’ospedale di Sharm el Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai, dove è detenuto l’ex presidente. Sempre nella serata è arrivata la notizia che la giornalista della Bbc, Shayma Khalil, fermata dalle forze armate proprio durante l’operazione per allontanare i manifestanti dalla piazza, è stata rilasciata dopo avere passato venti ore in una base militare ed essere stata portata alla procura militare. Si tratta del primo caso, fa notare la stessa emittente britannica, dell’arresto di un giornalista straniero accreditato da quando é finito il regime.