LONDRA.Proteste e scontri a Londra nella serata di sabato per l’uccisione di un 29enne britannico di colore, Mark Duggan,giovedì scorso, mentre tentava di sfuggire all’arresto.
I familiari della vittima, insieme ad un centinaio di persone, al grido “giustizia, giustizia…”, hanno iniziato a marciare sulla Tottenham High Road, dalla “Broadwater Farm” verso il commissariato di polizianel quartiere di Tottenham. Dieci gli agenti della Metropolitan Police feriti durante i disordini, uno con ferite alla testa, mentre otto i contusi tra i manifestanti. Tre autopattuglie e un autobus dati alle fiamme. Nel mirino dei rivoltosi anche banche, negozi e un supermarket della zona.
Duggan era padre di quattro figli e viveva nel quartiere. Secondo le prime ricostruzioni, doveva essere arrestato e aveva preso un taxi nel tentativo di sfuggire alla cattura. L’auto è stata intercettata e ne è nato un conflitto a fuoco. Secondo la polizia, un proiettile era stato trovato nella radio della vettura dove si trovava l’agente che ha esploso il colpo letale.
Nonostante si trattasse di un uomo già noto alle forze dell’ordine, la sua uccisione ha indignato il quartiere londinese. Una sua vicina ha detto che, pur avendo una fedina penale poco pulita, non era un violento e non avrebbe fatto male a nessuno.