Primo Casey Stoner, ma subito dietro i due italiani Andrea Dovizioso (Honda Repsol) e a Marco Simoncelli (Honda Gresini).
Finisce così il Gp della Repubblica ceca, con il pilota australiano in sella alla prima moto Honda, sempre più solo al comando del Mondiale MotoGp. Ha fino ad oggi totalizzato 218 punti, aumentando il margine sullo spagnolo Jorge Lorenzo a 32 punti di scarto. Il campione del mondo, in sella alla Yamaha, deve accontentarsi del quarto posto. Alle sue spalle si piazza il suo compagno, lo statunitense Ben Spies, seguito dalla Ducati di Valentino Rossi, sesto e di fatto mai a contatto con i migliori.
Dani Pedrosa aveva dominato le prove libere e conquistato agevolmente la pole position. In gara, però, è sparito. La sua Honda Hrc è finita fuori strada già al secondo giro, quando lo spagnolo ha perso il controllo dell’anteriore scivolando fino a fermarsi nella ghiaia: gara finita. Stoner si è così ritrovato solo al comando, riuscendo poi ad allungare sugli inseguitori grazie alla maggiore potenza della sua Honda. In breve ha potuto accumulare oltre 5 secondi di vantaggio sui rivali. Alle spalle del capofila è divampata la lotta per la seconda posizione. Superato Lorenzo, Dovizioso e Simoncelli sono poi riusciti a tenerlo a bada, giocandosi in casa i due gradini restanti del podio.
“Stamattina ho migliorato il feeling con la moto” ha commentato Dovizioso. “Sono contento, partivamo dalla settima posizione. Soffriamo un po’ in prova ma in gara ci siamo”. Del duello con SuperSic dice che è stato divertente: “E finché gli arrivo davanti mi diverto di più. Sono riuscito a gestirlo, negli ultimi cinque giri ho provato a spingere di più e non è riuscito a rimanere con me”. Un solo rammarico, “quell’errorino quando ho cercato di rimanere con Stoner ma alla fine ho mantenuto un buon passo e ho anche guadagnato qualche punto su Lorenzo”
Dopo il primo podio della stagione Simoncelli è raggiante: “Sono contentissimo – spiega a Italia 1 il pilota della Repsol Honda -, i risultati erano gli stessi l’anno scorso ma come velocità mia in pista non c’è paragone. Ci voleva, grazie ai ragazzi del mio team, alla Honda e a tutti quelli che hanno creduto in me. Quest’anno ho fatto vedere una gran velocità e i risultati potevano essere migliori. È il mio primo anno con una moto ufficiale, ho commesso degli errori, ma il potenziale è alto e speriamo di andare avanti così e di guadagnarmi la fiducia della Honda per il prossimo anno. Timore nei sorpassi? Dopo tutto quello che è successo sono stato più attento e non ho corso in alcune gare come avrei voluto, ma oggi ho fatto bei sorpassi su Valentino e Lorenzo. Dovizioso è stato bravo chiudendomi la porta, anche se io pensavo di fregarlo”.
Archiviato il sesto posto come uno dei migliori dell’anno, Valentino Rossi pensa già alla prossima tappa della MotoGp, Motegi in Giappone. Ma non perché manifesti desideri di rivalsa, quanto per la paura di radiazioni e rischi sismici: “Noi abbiamo paura di andare in Giappone, non mi pare intelligente andare a correre in un posto a rischio sismico, con una centrale nucleare fuori controllo”. La decisione di Fim e Dorna di far disputare ugualmente il Gran Premio del Giappone il prossimo 2 ottobre nonostante le perplessità di parecchi piloti continua a far discutere. “Tutta la mia squadra ha paura – aggiunge Rossi ai microfoni di Mediaset -. Non so cosa faranno gli altri ma non mi sembra una buona idea, credo sia una forzatura andare in Giappone, in un posto così rischioso, per fare una corsa di moto”.