Manovra, Berlusconi: “Ho fatto il mio dovere, ora tocca al Parlamento”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA.“Io ho fatto ciò che dovevo per evitare una grande crisi dei nostri titoli, ora tocca al Parlamento”.Così Silvio Berlusconi, domenica sera, prima di lasciare lo stadio Meazza di Milano dove ha assistito alla partita tra Milan e Juventus valida per il Trofeo Berlusconi, vinto per2-1 dai rossoneri.

Da martedì la manovra anti-crisi approderà all’esame del Parlamentoe c’è il nodo Lega da sciogliere, soprattutto sul tema delle pensioni. “Per ottenere l’intervento sui mercati della Banca Centrale Europea -ha detto il presidente del Consiglioai cronisti – mi è stato detto che entro venerdì sera dovevo fare un decreto che spostasse dal 2014 al 2013 il pareggio del bilancio, siamo riusciti in quattro giorni a trovare l’accordo tra i partiti della maggioranza. Il mio grande torto – ha aggiunto il premier – è stato di non riuscire a farmi dare il 51% dagli italiani quindi devo compromettere tutte le decisioni con i componenti della maggioranza”.

Berlusconi ha poi riferito che ildecreto “doveva arrivare venerdì sera perché la Bce ha chiesto sabato e domenica per raccordarsi con tutte le banche di stato europee” e che lunedì “la Bce è intervenuta sul mercato delle nuove emissioni e sul mercato secondario dove abbiamo 1750 miliardi di euro. Quindi, quello che dovevo fare l’ho fatto, ora il decreto è in Parlamento e il Parlamento deciderà”.

La Lega Nord chiede, intanto,una patrimoniale sul lusso, comeannunciato dal ministro per le Semplificazione, Roberto Calderoli, domenica sera alla festa del Carroccio a Sommacampagna (Verona), alla vigilia della riunione dei vertici leghistiper le modifiche in Parlamento alla manovra economica. Per Calderoli si tratterebbe di un provvedimentoche va incidere su “una certa metratura delle case, oppure – ha detto facendo degli esempi – sul fatto che forse è necessario avere una macchina e non due, rispetto a non avere lo yacht o la barca”. “Di esempi – ha detto Calderoli – ce sono tanti che si possono fare”. “Se si deve introdurre una patrimoniale – ha aggiunto – andiamo a tassare veramente chi o non ha mai pagato o, magari attraverso i leasing o le società di comodo, non ha mai avuto nulla di intestato”. “Quelli devono pagare – ha sottolineato il ministro leghista- non chi ha sempre pagato fino ad oggi”.

Calderoli precisa che con il Pdl si è giunti a un compromesso: “Per esempio – dice -abbiamo permesso che il progressivo innalzamento dell’età pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato sia anticipato dal 2020 al 2016. E’ un punto di equilibrio”.

Berlusconi e il Pdl attendono aperture della Lega sull’età pensionabile. Il segretario Angelino Alfano propone addirittura uno “scambio”: mettere mano alle pensioni per recuperare risorse utili ad evitare tagli drastici agli enti locali e rivedere il contributo di solidarietà oltre i 90mila euro di reddito annuo.

Ma il Pdl deve vedersela anche con i cosiddetti “frondisti” guidati da Antonio Martino e Guido Crosetto, i quali incontreranno in settimana Alfano per chiedere l’abolizione del contributo di solidarietà. Divergenze non mancano nemmeno col ministro dell’Economia Giulio Tremonti, a cui non piace, come alla Lega,l’ipotesi di aumento dell’Iva, messa sul tavolo insieme alla vendita degli immobili statali. Senza dimenticare la protesta sollevata dal governatore lombardo Roberto Formigoni, che dalle pagine de Il Giornale precisa di non puntare a sostituire Berlusconi: “La mia ambizioneè rinnovare il Pdl. Rifletta chi mi attribuisce questa ambizione: egli si sentirebbe di augurare oggi a qualcuno di andare a ricoprire una posizione così scomoda e impossibile?”.Una settimana, dunque, che si annuncia di fuoco per la maggioranza, all’ennesimo banco di prova.

Dall’opposizione, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, dopo essere stato apostrofato “str…” da Bossi, chiede a Berlusconi di “osare senza subire i veti di Bossi” e della Lega “che fa muro contro muro contro tutto ciò che è innovativo”, e il Parlamento lo sosterrà. Dalle colonne de La Stampa, il centrista ritiene chela manovra “va cambiata perché è iniqua” e che occorre intervenire sulle pensioni.

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