MILANO. Dopo aver sentito che cosa ha detto Casini “ho telefonato a Berlusconi e gli ho detto: ‘ci vediamo, parliamo e ci mettiamo d’accordo ma non toccare le pensioni, troveremo un’altra vià”.
Lo ha detto il leader della Lega Nord e ministro delle Riforme, Umberto Bossi, alla festa del partito ad Alzano Lombardo. “Quello str… di Casini” – Nel suo intervento Bossi ha dedicato la gran parte delle parole al tema delle pensioni, proprio per ribadire l’intransigenza della Lega sul tema. “Le pensioni si lasciano fuori” dalla manovra, ha scandito dal palco, dopo aver ricordato che “le pensioni le ha salvate la Lega, nonostante quello che dice quello stronzo di Casini”.
Ma è stato con i giornalisti che il ministro delle Riforme è stato più duro dal palco, visibilmente arrabbiato per i resoconti di stampa sulle sue vacanze. “Ai giornalisti – ha attaccato Bossi – bisognerebbe dare quattro legnate, hanno inventato una grande manifestazione dei centri sociali (a Calalzo di Cadore, ndr) ma non c’è stato niente, solo una macchina è passata con un fischietto”.
Proprio per questo motivo, ha sostenuto, il leader leghista sarebbe partito antitempo dopo la cena di compleanno di Giulio Tremonti: “ho detto a Tremonti che non conveniva stare in mezzo ai giornalisti che rompono le palle in continuazione”, ha aggiunto, sono “dei delinquenti” e “vanno riportati sulla strada giusta, altrimenti vadano a fare i muratori”. Sono stati invece definiti da Bossi “brutti stronzi” i giornalisti che hanno scritto i reportage da Cadore sui principali quotidiani italiani.
“Bossi ieri mi ha insultato per l’ennesima volta. Non gli rispondo, anzi, lo ringrazio perche’ cosi’ e’ ancora piu’ chiara la differenza tra noi”, ha rispostoCasini sul suo profilo Twitter.