Pip e isola ecologica, insorge l’opposizione

di Redazione

Anacleto Colombiano SAN MARCELLINO. Non si ritiene soddisfatta l’opposizione consiliare rispetto alle risposte fornite all’ufficio tecnico, attraverso il geometra Luciano Pianese, responsabile dell’area infrastrutture, e non dall’amministrazione comunale, ad alcune interrogazioni consiliari.

Anacleto Colombiano e company avevano puntato i riflettori sull’area Pip, chiedendo lumi sull’iter di realizzazione. “Da parte dell’ufficio tecnico, – fa sapere il leader del gruppo ‘L’Ancora’ – ci è stato semplicemente risposto che la procedura di gara non è completa e che i lavori non sono stati ancora appaltati. Eppure, gli stessi lavori dovevano essere aggiudicati entro il 30 agosto del 2010, cioè un anno fa”. E, intanto, non è dato sapere se la procedura di gara sia ferma proprio per le segnalazioni fatte da Colombiano agli organi competenti.

“Abbiamo invitato il sindaco, l’assessore di riferimento e il responsabile unico del procedimento (Rup) – spiega il capogruppo della minoranza – a rimediare sulla modulistica d’appalto utilizzata, poiché questa era superata. Non stavano applicando la legge e quindi rischiavano di perdere tempo per l’aggiudicazione dei lavori e la loro ultimazione, cosa puntualmente accaduta. Comunque, ho segnalato la vicenda alla Corte dei Conti. Se qualcuno, per sua testardaggine o scarsa preparazione, arreca danno al Comune è giusto che paghi. La gestione della cosa pubblica non è la gestione di casa propria, si deve tener conto dell’intera cittadinanza. Nel frattempo, si rischia di perdere il finanziamento e dire addio all’area Pip”.

In stand by anche l’attivazione dell’isola ecologica dove depositare i rifiuti differenziati, i cui lavori sono stati ultimati e collaudati sin dal giugno 2009, come scrive lo stesso ufficio tecnico nella sua risposta, senza però andare oltre. Da allora, in diverse occasioni, l’area è andata a fuoco, con il Comune costretto a sostenere spese per la bonifica. “Perché l’isola ecologica, completa da oltre due anni, non va in funzione? Di chi è la responsabilità? E perché si dovrebbe pagare qualche dipendente comunale per la raccolta differenziata quando questa non viene fatta? Sarebbe forse un contentino per la campagna elettorale?”, sono le domande che si pone Colombiano, il quale ribadisce la propria intenzione, e del suo gruppo, di continuare a segnalare quelli che definisce “sperperi ed errori/orrori” dell’amministrazione alla Procura, alla Corte dei Conti e alle autorità preposte. E si dice ancora “in attesa di risposte per le altre interrogazioni da noi presentate. Qualcuno deve ricordare che è un dovere istituzionale rispondere ai consiglieri di minoranza, alle associazioni e alla cittadinanza. A meno che non ci sia qualcosa da nascondere”.

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