Villa Spierto, cittadini chiedono la riapertura

di Pina Vitolo

Villa SpiertoSAN MARCELLINO. All’inizio della stagione estiva, il sindaco Pasquale Carbone ha ordinato la chiusura di villa Spierto, uno spazio pubblico in via ex Alifana diventato da tempo punto di aggregazione per tutti i cittadini di San Marcellino e dei paesi limitrofi.

La notizia, divenuta ormai ufficiale, fa comprendere, come sottolineato dal sindaco, che “la chiusura della villetta si sia verificata a causa di fatti contrari all’ordine pubblico, quali danneggiamento alle strutture pubbliche”. Non è ancora del tutto chiaro se ciò sia avvenuto prima o dopo che i gestori della villetta abbiano chiuso il bar e ritirato le giostrine presenti, ma quello che risulta evidente e su cui tutti sono in accordo è che la villetta ritorna allo stesso stato di cinque anni fa, prima che fosse inaugurata. Intanto, richieste di una possibile riapertura sono provenute da più parti e la speranza dei cittadini è che chiunque dia il proprio contributo affinché l’area torni ad essere fruibile. Anche su molti noti social network dilaga fortemente la notizia della chiusura della villetta e molti sono le note e i pensieri scritti nel testimoniare il malcontento dei cittadini.

Ci è pervenuta una lettera dal titolo “Il silenzio fa rumore”, di cui ne riportiamo alcuni passaggi: “E’ un pomeriggio assolato, l’ideale per fare quattro passi, magari nella villa comunale. C’è un invitante giardinetto, i bambini giocano nella pista circostante, le signore passeggiano, magari ascoltando musica con i loro ipod. Potrei sedermi lì, su una di quelle panchine leggendo il giornale, oppure cercare qualche viso amico per una piacevole chiacchierata. Arrivato sul posto trovo un inatteso ‘spettacolo’. Il bar è chiuso, i cestini capovolti ed i giochi spariti. Non esistono più panchine, ne ritrovo un paio in un angolo spaccate, tra carte e rifiuti. La villetta è quasi deserta. Così amareggiato e un po’ stranito mi fermo a riflettere, penso alla storia di questa villa, il primo progetto, i dubbi ed i vari nomignoli che ha ricevuto nel corso del tempo. Ricordo quando fu presentata l’idea iniziale. Fu voluta dall’amministrazione Bilancia e fu poi inaugurata dall’amministrazione Uniti Per Cambiare. No, non mi interessa fare politica né demagogia, non mi interessano meriti e demeriti, scrivo per ragioni diverse, tranquilli! La storia che vi ho appena citato definiamola piuttosto una collaborazione, se così possiamo dire, dove indipendentemente da chi ha iniziato e chi ha concluso l’opera, finalmente a guadagnarci siamo tutti noi che amiamo il nostro Paese, a prescindere dallo schieramento politico. Ricordo persino quando fu ‘nominata’ villa dei Merli, poi ‘la casa per gli extracomunitari’, ‘la terra di nessuno dove chiunque può far ciò che ritiene opportuno’. Su questi nomignoli devo dire che si sbagliavano tutti, perché vedere centinaia di persone ogni sera, credo rendesse quella villa la ‘terra’ di tutti. Forse molti non sanno che il suo vero nome è ‘Villa Spierto’ ed è così che io vorrei continuarla a chiamare, perché la vorrei vedere ancora ‘viva’ e non così ridotta. Non è importante chi l’ha voluta, non importa nemmeno perché l’ha creata. Per tutti noi, conta solo che continui ad essere una realtà per la nostra bella e tanto bistrattata San Marcellino. Ecco perché mi appello a chi in questo momento può fare qualcosa, non stiamo a guardare tacitamente. Che strana la sorte di questa villa, così disprezzata e poi così amata, il suo silenzio oggi non ha mai fatto tanto rumore”.

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