TEVEROLA. Lamministrazione comunale di Teverola ha sempre, con i fatti, dimostrato estraneità ad ogni forma di criminalità presente sul proprio territorio.
La dichiarazione del sindaco Biagio Lusini giunge dopo le azioni di contrasto alla criminalità organizzata messe in essere dalle forze dellordine e dalla magistratura con larresto del gruppo di estorsori che imponevano il pizzo ai commercianti del posto. E anche a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha fatto riferimento ad una presa di posizione della camorra nella campagna del non voto, attuata quando la lista di Lusini fu ricusata.
La distanza dalla camorra e da qualsiasi forma di violenza criminale dichiara il sindaco è un fatto implicito per la nostra amministrazione. Il messaggio deve essere chiaro: noi stiamo contro i camorristi e attueremo ogni mezzo a disposizione per contrastarli.
E in questa ottica che vanno inserite le iniziative degli anni trascorsi e, non in ultimo, lapertura recente dello sportello antiracket e antiusura sul proprio territorio con la presenza delle massime autorità della provincia. Dinanzi agli ottimi risultati ottenuti contro la banda di estorsori, non possiamo fare altro che complimentarci con le forze dellordine e con la magistratura, il loro prezioso lavoro ha permesso di liberare i commercianti di Teverola dalla morsa del racket e dellusura. Un fenomeno gravissimo che, proprio in una conferenza stampa tenuta durante la campagna del non voto, denunciai pubblicamente invitando gli organi competenti ad indagare e a fare luce sulle angherie subite dai commercianti locali. Il Comune, in relazione al protocollo sottoscritto con la federazione nazionale antiracket, si costituirà parte civile nel processo che si celebrerà prossimamente. Crediamo che sia la risposta più seria ed inequivocabile che si possa dare in questo particolare momento.