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Questo gruppo di volontari, infine, potrebbe anche fornire corsi di formazione, come Smonta & rimonta, su iniziativa del Comune. Per parteciparvi non occorre essere dei maghi del computer. Basta condividere la nostra attenzione per lambiente, le competenze possono essere acquisite, tra una chiacchiera e una barzelletta, in un clima operoso, ma amichevole.
Come Lei già sa, il sottoscritto si occupa di informatica da anni e ha già pronto un gruppo di volontari trentolesi disponibili ad operare.
TRENTOLA DUCENTA. In una lettera inviata al sindaco Michele Griffo, il responsabile dei Verdi di Trentola Ducenta, Salvatore Melillo, propone la raccolta a domicilio di rifiuti elettronici.
Caro Sindaco,la lettura del manifesto affisso per la città di Trentola Ducenta relativo al progetto separati in casa, mi ha ispirato una proposta concreta che ho l’ardire di sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione da lei presieduta. La proposta riguarda in particolare il servizio di ritiro di rifiuti Raee (Rifiuti da Apparecchi Elettrici ed Elettronici), come, ad esempio, televisori, monitor, video, frigoriferi, condizionatori, congelatori e computer, all’interno del quale specifica importanza assume il materiale informatico.
Per esso avanzo la seguente proposta nel quadro di una politica di salvaguardia e tutela razionale dell’ambiente. Il progetto, che si potrebbe chiamare “non buttarmi, il mio cip batte ancora, dovrebbe naturalmente partire dalla raccolta porta a porta del materiale dismesso, di cui potrebbe occuparsi un gruppo di volontari che può anche ritirare gratuitamente il materiale informatico a domicilio per conto del Comune.
Il ricavato di quello che viene raccolto verrebbe devoluto in beneficenza in modo da evitare nel modo più assoluto che si convogli questo tipo di rifiuti nei cassonetti o, peggio ancora, che venga gettato e abbandonato per strada. I Pc, infatti, contengono dei materiali tossici e proprio per questo non possono essere smaltiti con la normale spazzatura. Questo perché i materiali che si trovano comunemente nei computer e/o monitor contengono piombo, arsenico e mercurio, sostanze tutte estremamente tossiche. Quello che non serve più ai cittadini che vogliono dismettere può servire ad altre persone e gruppi e non necessariamente deve essere buttato via.
Perciò, in seconda battuta, potrebbe subentrare nel progetto l’operazione Trashware ( che è un tipo di riciclaggio molto speciale del vecchio materiale informatico). Questo materiale non più usato o non funzionante viene portato ad un gruppo di volontari (costituito ad opera del Comune), formato da tecnici esperti di informatica che ne visiona, smonta e rimonta i pezzi e le parti ancora utilizzabili per rendere i Pc perfettamente funzionanti in modo da costituirne uno stock a disposizione dell’Ente locale per assegnarli a chi ne abbia bisogno e ne abbia fatto richiesta (scuole, associazioni, circoli culturali ricreativi, biblioteche, onlus, privati in difficoltà, gruppi giovanili e centri per anziani). I Pc così recuperati e assemblati potrebbero essere alleggeriti magari con un sistema operativo Linux (un sistema operativo completo, pienamente funzionante e soprattutto libero).
Un pc recuperato e rimesso a nuovo in questo modo può anche durare parecchi anni, e proprio per questo diventa ancora più esemplare l’iniziativa concordata tra Comune e gruppo di volontari, perchè questo tipo di recupero avrebbe un fine sociale e non di lucro, aiutando i soggetti sociali e le istituzioni che ne hanno bisogno.
Unattività quindi che aiuta sia lambiente che il sociale e comporta anche un risparmio delle finanze pubbliche , evitando i costi non trascurabili che comporta lo smaltimento dei pc.
Questo gruppo di volontari, infine, potrebbe anche fornire corsi di formazione, come Smonta & rimonta, su iniziativa del Comune. Per parteciparvi non occorre essere dei maghi del computer. Basta condividere la nostra attenzione per lambiente, le competenze possono essere acquisite, tra una chiacchiera e una barzelletta, in un clima operoso, ma amichevole.
Come Lei già sa, il sottoscritto si occupa di informatica da anni e ha già pronto un gruppo di volontari trentolesi disponibili ad operare.
Spero che lei ritenga interessante questo progetto e che l’Amministrazione possa valutare ed esaminare le condizioni di fattibilità dell’iniziativa e che io, insieme al gruppo (ma anche insieme ad altri giovani volontari che vogliono essere partecipi) possa farne parte.