AVERSA. Al di là di ogni legittima aspirazione di ognuno, sono dellopinione che occorra individuare dei criteri oggettivi per consentire di scegliere il candidato a sindaco per la nostra coalizione.
Giampaolo Dello Vicario, tra i più votati in occasione delle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale nel 2007, ex assessore, consigliere provinciale, chiarisce il proprio punto di vista in merito alla scelta del candidato per il centrodestra a sostituire lattuale sindaco Mimmo Ciaramella, che non potrà ricandidarsi perché già al suo secondo mandato consecutivo.
Lindividuazione dei criteri, ovviamente, continua lavvocato aversano non dipende da me, ma dal partito. Essendo Aversa la seconda città della provincia di Caserta, certe scelte andranno fatte dintesa con il Pdl provinciale e regionale. Limportante è individuare criteri che ci consentano di giungere uniti al momento elettorale. In questo senso, come ha evidenziato il nostro segretario nazionale Angelino Alfano, chi deciderà non potrà non tenere conto dalla volontà che viene dal basso, dalla base del nostro partito.
In relazione allingresso in giunta di Michele Galluccio e Carlo Amoroso dopo le forti polemiche seguite alla sua cacciata da parte di Ciaramella, insieme a Gino Della Valle, dallesecutivo, Dello Vicario evidenzia che questa scelta di portare in giunta Galluccio e Amoroso è stata fortemente voluta dal gruppo che voi giornalisti chiamate dissidenti, ma che io ritengo dei ‘proponenti’. Abbiamo, infatti, ritenuto inopportuno un nostro ritorno nellesecutivo. Michele, poi, in particolare, lo meritava, dopo tanta attesa e tanto lavoro svolto. Forse sarebbe stato meglio dare una delega diversa ad Amoroso, ma sono certo che farà bene anche nel campo assegnatogli. Ai due amici formulo i migliori auguri di buon lavoro affinché si riesca a portare a termine in questo breve lasso di tempo che ci divide dalla fine della consiliatura quanto è in itinere. Auspico, inoltre, che i due nuovi assessori e i due nuovi consiglieri riescano a dare quella spinta propulsiva necessaria che porti lamministrazione ad uscire dal pantano in cui era finita e a ritrovare, di conseguenza, nuovamente la strada che porti la coalizione a continuare ad amministrare la nostra città anche per i prossimi cinque anni.
Passaggio dobbligo, infine, sulla posizione che andrà ad assumere Della Valle sullo scacchiere politico. Molti, infatti, lo danno fuori dal Pdl. In questo senso Dello Vicario conclude: Sinceramente, non conosco le intenzioni di Gino. Quello che è certo è che abbiamo lavorato insieme per oltre nove anni in giunta e per questi tre mesi nel gruppo dei sette (i cinque consiglieri più loro due, ndr), che, non dimentichiamolo mai, sulla carta, rappresentano sia in termini di preferenze elettorali che di consiglieri comunali i tre quarti del Popolo della Libertà.