AVERSA. Giovedì 22 settembre si è tenuto il primo torneo di calcio a cinque organizzato dai Giovani Democratici di Aversa, un evento che si è presentato come una novità assoluta nel panorama organizzativo di una giovanile politica aversana.
Grande soddisfazione traspare dagli occhi e dalle parole degli organizzatori della manifestazione, i Gd Pasquale Fiorenzano, Antonio Andreozzi, Valentino Di Caprio, Francesco Giuliano, Amedeo Abategiovanni e Giuseppe Menale per un evento che, nella sua semplicità, ha visto un notevole coinvolgimento da parte di molti ragazzi e che è riuscito ad andare ben oltre retoriche di facciata e ad includere persone e colori politici più svariati.
“Siamo felici – affermano i Gd aversani – del buon esito della manifestazione, non tanto per il successo numerico riscosso in sé dall’evento (in tal senso ringraziamo anche il numerosissimo pubblico presente sugli spalti), ma soprattutto perché abbiamo avuto l’ennesima riprova del fatto che la cura delle iniziative giovanili, oggigiorno, sia una cosa indispensabile”.
“Avere la possibilità di offrire momenti di aggregazione e di confronto, non può non essere considerata una determinante fondamentale sia politica che culturale, ed un laboratorio dove mescolare idee, pareri e propositi provenienti dalle più disparate scuole di pensiero ci rende sereni e consci dell’opportunità che abbiamo”.
“Il messaggio che vogliamo lanciare – sottolineano i gd – è che la politica fa da contorno nel momento in cui ci sono obiettivi comuni da raggiungere ed anche un torneo di calcetto fra amici e non, può permetterci d i avere, oltre al piacere di divertirci tutti assieme, momenti propositivi di conoscenza e di confronto, basilari per lo sviluppo di ogni singola coscienza personale”.
“Eventi del genere – concludono – non saranno più casi isolati, ma diventeranno ben presto una realtà radicata sul territorio, nella convinzione di smuovere il clima di totale apatia che abbraccia l’universo giovanile aversano, privo ormai da anni della benché minima cura di iniziativa che li coinvolga attivamente”.
