Opg, Carizzone: “Da internati a pazienti”

di Redazione

Luigi CarizzoneAVERSA. “Superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa e trasformazione, in attuazione del Dpcm del 1 aprile 2008”.

A parlare è Luigi Carizzone, direttore del Dipartimento di salute mentale Asl Ce 1 di Caserta. “L’ospedale Psichiatrico giudiziario di Aversa è una realtà che appartiene al territorio, nessuno escluso , il processo di trasformazione evidenzierà la subordinarietà della detenzione alla presa in carico del processo di cura individuale, vigilando attentamente su ogni reato e colpa. Il detenuto non sarà solo un recluso, ma paziente al quale rivolgere la massima attenzione nel rispetto della dignità personale, niente passaggio improvviso o selvaggio, infatti ci sarà un primo percorso di 6 mesi all’interno delle Strutture Intermedie Residenziali, dove esperti della psichiatria–equipe multidisciplinare, osserveranno gli assistiti, formulando programmazione, progettualità, tenendo conto del percorso clinico, così come della sicurezza sociale, diverse le possibilità di indirizzo: continuare ad usufruire di un ulteriore periodo socio-riabilitativo ad alta intensità presso la struttura più competitiva. Usufruire di ulteriore periodo socio-riabilitativo a bassa e/o media intensità presso struttura meno competitiva. Usufruire di strutture residenziali, tipo casa famiglia, in un contesto più vicino all’area familiare. Possibilità di essere inserito in contesto familiare con supporto dei servizi psichiatrici territoriali. Allo stato attuale tutte le categorie professionali responsabili dell’Asl Caserta, stanno moltiplicando ogni sforzo, affinchè l’Opg di Aversa, supererà le mura diventando così una realtà condivisa. L’elevata professionalità degli operatori è stata riconosciuta dai vertici politici-istituzionali della Campania, che hanno individuati nel team quale laboratorio sperimentale della Regione Campania, per il superamento dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Un team che in perfetto coordinamento con l’attuale struttura commissariale di Caserta, stà dando il massimo con la sensibilità dei vertici aziendali, attenti alla particolare tematica, così come l’impegno dell’’Amministrazione Penitenziaria dell’Opg di Aversa. Il dirigente Giaquinto, ed il dottor Mosca, hanno dimostrato di saper gestire in modo encomiabile chi ha fatto del male, indirizzandolo e guidandolo verso il bene, nel convincimento che il futuro è sempre più importante del passato”.

Fin qui le affermazioni del Dirigente Dipartimento di salute mentale dell’Asl Ce 1 Luigi Carizzone, che presiede staff meeting per la perfetta realizzazione del progetto, al fine di trasformare da internati a pazienti, gli attuali ospiti dell’Opg di Aversa, anche con l’affidamento a case famiglie o altre realtà. Affidamento già sperimentato con successo nel 1953, quando il pittore Giovanni Franceschelli, internato nel manicomio giudiziario di Aversa, per il tramite del cappellano del manicomio don Salvatore Mottola, fu affidato alla responsabilità esterna di don Salvatore Vitale, che lo accolse nella sua opera Piccola Casetta di Nazareth di Casapesenna, dove il pittore oltre a mettere in pratica la sua arte, fu anche responsabile di una scuola di pittura e scultura per gli orfanelli e ospiti della Piccola Casetta di Nazareth, creando anche gallerie d’arte. Dimostrazione concreta, che pagare il debito con la giustizia, si può anche nel sociale.

di FRANCO MUSTO (nella foto il dottor Luigi Carizzone)

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