AVERSA. A questo punto della consiliatura noi Autonomisti siamo per non procedere alla nomina dei due nuovi assessori che dovrebbero completare la giunta.
Paolo Santulli, capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie lancia quella che il cronista definisce una provocazione ma che per lui è, invece, una semplice posizione politica. La mia proposta – afferma lex parlamentare centrista non intende assolutamente fare torto al alcuno dei contendenti, degli assessori in pectore. Nasce, invece, dalla considerazione che oramai sono trascorsi diversi mesi da quando Gino Della Valle e Giampaolo Dello Vicario non si presentavano in giunta e dalla cacciata da parte del sindaco Ciaramella. Da allora lesecutivo è andato avanti, continuando a deliberare. E stato anche approvato un bilancio con una maggioranza schiacciante. Per cui, per questi altri sei o sette mesi che mancano per la fine del mandato, risparmiamo i fondi destinati al pagamento delle due indennità ed investiamoli in iniziative utili per la città.
Per la cronaca, si tratterebbe di una somma di poco meno di trentamila euro che potrebbe essere destinata in settori come la scuola che da sempre necessita di fondi. Per quanto riguarda le deleghe ritirate a Dello Vicario e a Della Valle, Santulli propone a Ciaramella e alla maggioranza di cui anche il suo Gruppo Autonomista fa parte di distribuirle tra i consiglieri comunali, anche solo dello stesso Pdl, il partito di appartenenza dei due precedenti assessori. Sul piano prettamente politico, Santulli ha sottolineato come, in questo caso, nel Pdl si salverebbero capra e cavoli.
In questo momento, mi permetto di evidenziare, ha concluso lesponente autonomista che qualsiasi scelta andrà ad attuare il sindaco Ciaramella non potrà fare altro che continuare ad alimentare polemiche e frizioni. Ogni scelta di persone di uno degli schieramenti in campo, infatti, provocherà reazioni dallaltra parte. Se, invece, si deciderà di congelare le nomine, con un bilancio già approvato e a sei, sette mesi dalla conclusione di questa consiliatura, riusciremo a concludere il mandato senza ulteriori scossoni e, forse, per una volta, senza una colonna sonora fatta di polemiche che ci ha accompagnato sin dallinizio.
Una proposta questa di Santulli che non appare affatto peregrina e chissà che Ciaramella, nellottica di una pacificazione interna al Popolo della Libertà non la faccia propria.