Strisce blu, Capasso: “Cosa si aspetta ad indire la nuova gara?”

di Antonio Arduino

Rosario CapassoAVERSA. “Scandaloso”. Il consigliere comunale indipendente Rosario Capasso definisce così il comportamento dell’amministrazione comunale che non ha ritenuto doveroso costituire in giudizio l’Ente Comune …

… nella controversia amministrativa che il 14 settembre ha visto riunire il Tar Campania in camera di consiglio per decidere sulla opposizione presentata dalla Smart Project alla rescissione del contratto per la gestione del servizio di sosta decisa dalla giunta municipale.

“Sembrerebbe – scrive il consigliere in una nota trasmessa alla stampa – che il Comune di Aversa, non abbia nemmeno ritenuto opportuno costituirsi in giudizio per sostenere le ragioni che lo hanno indotto a procedere con la risoluzione contrattuale con la società che gestisce la sosta a pagamento sul territorio comunale”. “Risoluzione contrattuale che – ricorda Capasso – opera quasi ope legis tenuto conto che la causa della rescissione contrattuale è stata la cosiddetta informativa antimafia atipica emessa dalla prefettura di Caserta in data 12 luglio 2011 nei confronti della s.r.l Smart Projet, società facente parte dell’Ati, l’associazione temporanea d’impresa che gestisce il servizio”.

“Ricordando che la misura interdittiva non postula l’accertamento probante di un evento criminoso come condizione di procedibilità, ma il pur minore e allo stesso modo preoccupante fenomeno di possibile evenienza che la ordinaria attività di una impresa possa essere svolta in asse con interessi criminali, non riesco – scrive Capasso – a comprendere le ragioni che hanno portato l’Amministrazione a decidere la non costituzione in giudizio dell’Ente Comune, quanto meno per dimostrare coerenza con la scelta (obbligata) fatta di disporre la rescissione del contratto e difendere le proprie ragioni”.

“Inoltre, – continua la nota – considerando che in attesa della discussione sul merito che giustamente il Tar Campania, ritenendo di non suddividere la problematica in due fasi, una prima sulla sospensiva e una seconda nel merito, non ha accolto la richiesta della Smart Project ricorrente sulla sospensiva ed ha deciso di rinviare tutto a dicembre per decidere in modo omnicomprensivo, mi chiedo e rivolgo la domanda, a chi di competenza, a distanza di due mesi dalla risoluzione contrattuale, cosa si aspetta a redigere ed espletare una nuova gara, assicurando così una continuità lavorativa ai circa venti dipendenti (della s.r.l Smart Projet e company) che in momenti come questi si sentono confusi e preoccupati per il loro futuro? Non sanno chi è, o chi sarà il loro datore di lavoro”.

“Sono preoccupazioni legittime che – sottolinea la nota – non possono essere affrontate con superficialità ed approssimazione, oltre al fatto che a tutt’oggi sul territorio Aversano il servizio della sosta a pagamento viene espletato da una società, con la quale è stato risolto il contratto per problematiche relative alla certificazione antimafia”. “Possibile – conclude Capasso – che l’Amministrazione comunale consideri tutto questo normale?”.

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