Viale Kennedy e l’inversione pericolosa

di Antonio Arduino

 AVERSA. “La responsabilità è sua ed ora deve intervenire subito, prima che ci scappi di nuovo il morto”.

Esordisce così Giuseppe Oliva, vicepresindete dell’associazione nazionale Strisce blu Italia, che punta il dito sulla pericolosità manifesta dal cordolo divisorio installato nel tratto di viale Kennedy compreso tra l’incrocio dell’arteria con via Garofalo e via Malpighi.

“Nella doppia veste di primo cittadino, quindi primo responsabile della sicurezza e della salute degli aversani, e di assessore alla viabilità il sindaco – continua Oliva – non può ignorare che nel punto in cui il finisce il cordolo decine di automobilisti effettuano quotidianamente una inversione di marcia irregolare, vietata e pericolosissima per immettersi in via Pelliccia o in via Numeroso senza dover fare il lungo giro che dovrebbero effettuare rispettando il cordolo”.

“In quel punto – ricorda il vice presidente di Strisce Blu Italia – si sono verificati già incidenti mortali, segnalati dai fiori che spesso vengono depositati a ricordo, e recentemente c’è stato un grave incidente che ha coinvolto un medico dell’ospedale Moscati”. “Tutto questo accade – aggiunge – in primis per l’inciviltà di automobilisti per niente rispettosi del codice della strada, ma anche e soprattutto per mancanza di controllo”. “Perchè basterebbe poco per educare chi non tiene in alcun conto l’incolumità propria e quella degli altri. Sarebbe sufficiente – continua Oliva – che, come abbiamo fatto noi fissando in video le immagini, una pattuglia di vigili urbani in borghese rimanesse ad osservare quanto accade in quel punto della strada per rilevare decine di infrazioni”.

“Intervenendo immediatamente, erogando le sanzioni previste dal codice della strada, sicuramente – dice Oliva – si avrebbe un cambio di rotta perché nessuno ha piacere di essere colpito nella tasca e se si mettesse in pratica il detto chi sbaglia paga di certo si stroncherebbe l’abitudine a effettuare volontariamente quel tipo d’infrazione che è pericolosissima su un’arteria ad alto volume di traffico come è viale Kennedy”. “Sicuramente – conclude Oliva – tutto questo il sindaco lo sa. Di conseguenza deve intervenire prima che con l’ennesimo incidente ci scappi ancora una volta il morto. Se accadesse la responsabilità non sarebbe del caso”.

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