Castel Morrone, acque reflue: Aniello Riello accusa il sindaco

di Redazione

Aniello RielloCASTEL MORRONE. “I rilievi della Federconsumatori sulle ‘bollette pazze’ recapitate alle famiglie con importi non dovuti non sono piaciute al sindaco Pietro Riello che, preso in fallo, scarica, ancora una volta, sugli uffici le proprie responsabilità”.

Lo afferma il consigliere di opposizione Aniello Riello. “Assistiamo da anni – continua Aniello Riello – ad una roboante propaganda fatta di proclami, piani ed obiettivi che puntualmente crollano alla prova dei fatti. Il sindaco manca del senso della misura e come un dittatorello gioca le sue battaglie nel chiuso del suo fortino a suon di proclami e zero fatti. E’ dal 2009 che il Comune riceve domande di rimborso delle acque reflue non dovute. Chiedo al sindaco se ha approvato le Linee guida di individuazione dei criteri e dei parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione, così come previsto da decreto del ministro dell’ambiente del 30 settembre 2009 che obbliga, tra l’altro, il Comune alla pubblicazione sul sito Web degli elenchi degli utenti con il calcolo dell’importo indebitamente corrisposto. Quindi, chiedo ancora, quante risorse in termini di uomini e mezzi ha destinato a questo complesso servizio?”.

“Diversamente – conclude l’esponente dell’opposizione – faccia mea culpa, assumendosi tutta la responsabilità di non aver adempiuto agli obblighi, di cui all’articolo 50 del decreto legislativo 267/2000, di sovrintendere al funzionamento degli uffici e all’esecuzione degli atti. In conclusione, ricordo ancora al sindaco che il Comune è fatto di dipendenti ed amministratori, se lui non c’entra in questo pasticcio, la prossima volta a tagliare i nastri mandi i dipendenti che hanno provveduto all’esecuzione delle opere”.

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