CASTEL MORRONE. E stato sempre particolarmente difficile programmare la festa patronale dell8 settembre, in onore di Maria Santissima della Misericordia protettrice di Castel Morrone, per via della complessa celebrazione che coinvolge le autorità civili e religiose.
Mai avremmo pensato che si potesse arrivare a tanto e che si potesse fare la processione con la Santa Patrona senza la banda musicale. La processione senza banda musicale è triste: la musica serve a mettere un tono di magnificenza e di onoranza allevento e dà serenità alle molte persone afflitte da mali fisici e interiori. Lo afferma il consigliere comunale di opposizione Aniello Riello. Ricordiamo continua che lorganizzazione dei festeggiamenti, di concerto con il Rettore, spetta allAmministrazione comunale che è proprietaria del Santuario di Monte Castello. Quindila colpa è dellAmministrazione comunale che, preoccupandosisolo dellestate morronese e dei riti pagani della festività, ha messovolutamente in ombra i solenni festeggiamenti in onore della Santa Patrona. Una dimenticanza, in primis dell’assessore alla cultura Nicola Fierro e poi del Sindaco, che ha creato sconcerto e delusione tra i numerosi fedeli accorsi alla processione della Madonna. In paese non si parlava d’altro ieri, ci sono rimasti tutti male per lassenza della banda musicale. La festa patronale dell’8 settembre dedicata alla Madonna della Misericordia si festeggiada più di 400 anni,una tradizione plurisecolare che non permette giustificazioni di sorta sulle modalità di svolgimento che sono già ben consolidate. Come non si giustifica il comportamento tenuto dalsindaco che ha interrottola messa per tenere il suo comizio, passando sopraogni regola che vuole di non mischiare il sacro con il profano.Questo è lennesimo flop dellAmministrazione comunale, che mostra tutta la sua incapacità nellaffrontare anche le più semplici ed elementari questioni del paese. La festa patronale è per ogni comunità un appuntamento annuale che mette insieme la fede cristiana e la cultura del popolo, in cui resta centrale litinerario di fede e secondario le manifestazioni cartellonistiche di folclore.