NAPOLI. Era stato scarcerato qualche mese fa dopo cinque anni di reclusione per detenzione e porto abusivo di armi Carlo Incarnato, 46 anni, nuovamente arrestato mercoledì dagli agenti del commissariato Ponticelli di Napoli, diretto dal vicequestore Luciano Nigro, per gli stessi reati.
L’accusa nei suoi confronti, infatti, è porto e detenzione illegale di parti di armi e proiettili, detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione. I poliziotti, nel corso di indagini avviate dopo la riorganizzazione di egemonie criminali sul territorio – un tempo controllato dal clan Sarno – hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, considerato un tempo l’armiere della cosca grazie alla sua conoscenza e capacita’ di modificare le armi da sparo.
Da un’ispezione effettuata all’interno dello stabile gli agenti hanno trovato e sequestrato, tra i binari della cabina del vano ascensore, poggiata su di una piastra in ferro, una pistola Beretta calibro 9, modello 92 F del tipo in dotazione alle forze di polizia, risultata rubata a un carabiniere.
All’interno dell’abitazione, invece, sotto una finestra, sono stati trovati tre grammi di cocaina, suddivisa in due dosi e, all’interno di uno sgabuzzino, due caricatori di revolver, due grilletti e molle appartenenti ad armi varie, oltre che un porto d’armi, smarrito in provincia di Frosinone.