NAPOLI.“Il San Paolo non va demolito perchè è li che passa la storia del Napoli. Una storia importante e per la quale è passato Maradona. Anche se noi oggi abbiamo fatto ritornare questa squadra a certi livelli il passato rimane”.
Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine della premiazione del progetto ‘Start up Campania 2011’, svoltosi presso l’università Federico II. “Bisogna modificare il quartiere di Fuorigrotta lasciando però intatta l’operatività della struttura sulla quale si lavorerebbe nei tre mesi estivi e nella settimana in cui si gioca in trasferta”, ha ripreso il produttore cinematografico che ha ricordato che al suo arrivo, 7 anni fa, c’era addirittura un custode che deteneva un arsenale di armi e che poi è stato arrestato.
“Operiamo in quella zona e costruiamo una città nella città. Il calcio e quindi il San Paolo sono simbolo di una città che funziona”, ha aggiunto il massimo dirigente azzurro che si è soffermato anche sul rilancio dell’intera regione. “Parliamo ancora di progetti del 2004 che sono vecchi. Noi qui abbiamo il più bel golfo del mondo ma le nostre isole, così come la costiera, tra qualche giorno chiudono per poi riaprire ad aprile. Portiamo qui la Formula 1, le dimostrazioni di auto d’epoca o, come ho detto al cardinale Sepe, apriamo le nostre chiese che sono bellissime”.
“Usiamole anche come discoteche, – ha detto provocatoriamente – per fare delle mostre o altro ma facciamole rivivere. E poi anche il pallonetto di Santa Lucia. Facciamo rivivere la Napoli di ‘Matrimonio all’Italiana’, che ha sì delle contraddizioni ma anche ha tantissimi valori”.