CASERTA. Gli agenti della sezione distaccata di Casal di Principe della squadra mobile di Caserta, diretti dal vicequestore Alessandro Tocco, hanno scoperto una discarica di rifiuti tossici situata lungo via Circumnvallazione e risalente ai primi anni 90.
Secondo gli inquirenti, il sito, di circa 8mila metri quadrati, che era gestito da esponenti di primo piano della fazione del clan dei Casalesi capeggiata da Francesco Schiavone detto Sandokan, contiene rifiuti ritenuti altamente pericolosi, seppelliti fino ad una decina di metri di profondità e coperti da uno strato di cemento spesso circa un metro.
Il terreno, di circa 8mila metri quadri, cinto da un alto muro in mattoni di tufo, è di proprietà dellIstituto Diocesiano Sostentamento del Clero della Curia di Aversa, e, negli anni 80, era stato fittato ad un uomo, deceduto, padre di un noto esponente del clan dei Casalesi, attualmente detenuto, genero di Carmine Schiavone, cugino di Francesco Sandokan, primo e storico collaboratore di giustizia della camorra casalese.
I vigili del fuoco stanno collaborando con la polizia per riportare alla luce la discarica. A seguito dei primi scavi e delle verifiche preliminari, sotto uno strato di terriccio e pietrisco dello spessore di circa un metro, è stato rinvenuto del materiale sabbioso maleodorante sulla cui natura saranno effettuate analisi da parte dellAgenzia Regionale di Protezione Ambientale di Caserta.
Il rinvenimento è avvenuto grazie alle rivelazioni del collaboratore di giustizia Roberto Vargas, arrestato dalla squadra mobile nell’ambito dellindagine sulla strage di Villa di Briano (Caserta) quando tre uomini (Giovanni Battista Papa, Modestino Minutolo e Francesco Buonanno) nel maggio 2009 furono prima sequestrati, poi torturati e infine uccisi seppelliti nelle campagne della zona.