Estorsioni nell’Alto Casertano: 4 restano in carcere, altri 4 rilasciati

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. I gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Antonio Baldassarre e Stefania Amodeo hanno emesso un’ordinanza di misura cautelare per tentata estorsione …

… nei confronti di Carmine Caterino, 51 anni di San Cipriano d’Aversa, e Pasquale Caterino, 40 anni di Casal di Principe, Luigi Coppola, 28 anni di Casal di Principe, e Carlo Bianco, 44 anni di Casal di Principe, ma residente a Vairano Patenora, accusati di aver chiesto il pizzo al titolare di un caseificio dell’alto casertano. I quattro erano stati arrestati sabato scorso.

Scarcerati, invece,altri quattro arrestati:Elio Diana, 52 anni, di Casal di Principe, già detenuto, cognato di Schiavone alias “Cicciariello”, Sergio Caterino, 48 anni, di Casal di Principe, Alfonso Cantelli, 51 anni di Casal di Principe, e Romolo Del Villano, 50 anni, di San Cipriano d’Aversa.

Un altro arrestato, Gennaro Pezone, di 46 anni, residente al confine tra Trentola Ducenta e il comune di Giugliano, resta in carcere in attesa che venga giudicato martedì.

I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, a firma del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giovandomenico Lepore e dei pm Conzo, Ardituro, Landolfi, Maresca, Sirignano e Curcio, nei confrontidella fazione Schiavone del clan dei Casalesi. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero estorto un imprenditore operante nel settore caseario in un comune dell’alto Casertano che, di fronte all’evidenza delle prove acquisite dai carabinieri ed esasperato dalle continue vessazioni a cui era sottoposto, non ha potuto far altro che confermare la propria condizione di vittima del racket, al fine di non incorrere nell’accusa di favoreggiamento.

Un aspetto fondamentale e di novità emerso nell’indagine consiste nell’aver individuato, e neutralizzato sul nascere, l’impiego delle cosidetto “riserve” del clan, ossia il reinserimento a pieno titolo nel circuito criminale di soggetti storicamente legati al clan ma da tempo strategicamente collocati in posizioni defilate.

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