CASERTA.È arrivata alla sesta edizione la tanto attesa Sagra del Pesce a Mezzano di Caserta, in programma da venerdì 2 a domenica 4 settembre con apertura stand, a partire dalle ore 19.
È vero a Mezzano non c’è il mare commenta il parroco don Nicola Lombardi, che da anni organizza levento con lausilio dei suoi fidati collaboratori e non ci aspetterebbe in un borgo pedecollinare e medievale una sagra del genere. Però è anche vero che il mare dista, in linea d’aria, solo trenta chilometri dai colli tifatini, dai quali, tra laltro, si può ammirare, in solo colpo d’occhio, tutto il litorale domizio e il mare nostrum da cui è attinto il pesce fresco, e, poi, gli ingredienti della sagra sono tutti mezzanesi.
La insolita ma affollatissima sagra è realizzata grazie alle due rinomate pescherie casertane da Salvatore 1 e da Salvatore 2, fornitori ufficiali di diversi e importanti ristoranti della città e della provincia, i cui proprietari, le famiglie Strazzulli e Tescione, sono del Mezzano e offrono generosamente i loro prodotti ittici di garantita e certificata freschezza. Un aiuto importanti è venuto anche dalle massaiedella comunità mezzanese e dai cuochi professionali nostrani, diversi dei quali impegnati in rinomati ristoranti, che mettono in campo le loro comprovate e segrete ricette per preparare piatti succulenti a base di pesce. Nel corso della kermesse si potranno assaporare vini raffinati e doc,provenienti dai vigneti delle nostre terre, offerti e garantiti dall’enoteca Il Torchio del Mezzano. Ad assicurare accoglienza e calore un folto gruppo di volontari di fedeli e famiglie mezzanesi che assicurano agli ospiti pulizia, ordine e servizio. E questi sono solo alcuni degli ingredienti della rinomata sagra del pesce davvero unica nel suo genere qui a Caserta e, di sicuro, anche nella provincia.
A tutto questo si aggiunge l’animazione musicale e canora di gruppi folkloristici locali come quello denominato “A via e Perrun” di Franco Nigro e le scuole di ballo come quella di Saverio e Enza, e il clima fresco e sereno dellamena borgata del Mezzano che rende davvero piacevolissime le tre serate mezzanesi di questa torrida e afosa fine estate casertana. Un menù completo e gustoso, abbondante e variegato,con tanta animazione di musiche, canti e balli, e il tutto a un costo basso e accessibile a ognuno, i cui proventi saranno devoluti alla costruzione dell’oratorio “Pacem in terris” della Parrocchia S.Maria Assunta: questo è il grande segreto del successo annuale della sagra.
Serate popolari conclude il prelato – dove la solidarietà e l’amicizia sono di cittadinanza, dove la gente si incontra con piacere, le persone stanno per ore insieme raccontandosi storie di vita, rafforzando, intal modo, vincoli relazionali e facendo nuove amicizie, dove si gode delle cose belle e buone del creato e della fantasia e dellarte culinaria.