CESA. Acqua meno cara per 120 mila famiglie della Provincia di Caserta. Ieri, lassemblea del Consorzio Idrico Terra di Lavoro, ha accolto la proposta del sindaco del Comune di Cesa, Vincenzo De Angelis, e sottoscritta da altri 30 sindaci, di aumentare le fasce di tariffazione.
Un provvedimento che in parole povere significa un risparmio in termini di soldoni per le famiglie dei Comuni serviti dal Consorzio. Saranno, dunque, circa 350 mila le persone che beneficeranno del provvedimento. E una vittoria dei cittadini di Cesa, che ci hanno sollecitato con un petizione popolare, ha esordito De Angelis – di unamministrazione comunale come la nostra attenta ai bisogni della propria comunità; dei primi cittadini che firmando hanno dimostrato di essere vicini alle esigenze della propria gente e di quella politica sana che agisce per conto e nellinteresse del popolo. Il risultato ottenuto dimostra che attraverso la partecipazione della gente le cose possono essere cambiate. Oggi più che mai cè bisogno di esserci.
Dunque, un obiettivo importante centrato anche grazie alla caparbietà di un sindaco, quale De Angelis, che ha compiuto un pellegrinaggio il lungo e in largo tra i Comuni della Provincia di Caserta per spiegare le ragioni della proposta e raccogliere le firme dei sindaci di: Casaluce, Casapesenna, San Cipriano, Castelvolturno, Mondragone, Frignano, Villa di Briano, Vitulazio, Camigliano, Bellona, Pastorano, Rocchetta e Croce, Giano Vetusto, Pignataro Maggiore, Pietravairano, Macerata Campania, Portico di Caserta, Curti, Capodrise, Carinaro, Alvignano, Alife, Raviscanina, Formicola, Liberi, Castel di Sasso, SantArpino, Marcianise, Maddaloni e Castelmorrone.
Mentre con il provvedimento licenziato dallassemblea consortile le fasce di tariffazioni, la prima da 0 a 72 mc/anno, da 73 a 108 mc/anno e la terza oltre i 108, sono cancellate e così modificate: la prima da 0 a 108 mc/anno, la seconda da 109 a 180 mc/anno, la terza oltre i 180 mc/anno.