NEW YORK. Provengono dalle aree tribali semi-autonome del Pakistan nord-occidentale le informazioni relative a una “minaccia credibile”, sebbene “non confermata”, che consisterebbe in un possibile attentato a Washington o a New York in coincidenza con il decimo anniversario degli attacchi da parte di al-Qaeda dell’11 settembre 2011.
Lo hanno riferito in via riservata fonti dell’intelligence Usa, secondo cui è in corso una vera e propria caccia all’uomo per cercare di localizzare e bloccare dai due ai tre sospetti, i quali si ritiene siano legati all’organizzazione terroristica fondata dal defunto Osama bin Laden. Documenti al riguardo furono trovati proprio nel covo pakistano di Abbotabad dove, il 2 maggio scorso, lo stesso bin Laden fu eliminato con un blitz dalle forze speciali statunitensi. Non è chiaro tuttavia se un tale piano abbia seguito nel frattempo un’evoluzione propria. Le fonti anonime hanno comunque sottolineato che si teme l’impiego di auto-bomba contro ponti, strade o gallerie.
Il capo della polizia di New York, Walter Kelly, ha intanto affermato che nelle ultime ore sono stati rafforzati i controlli su alcuni dei punti più a rischio terrorismo di New York, come Times Square e la stazione ferroviaria di Penn Station.
Il sindaco Michael Bloomberg sottolinea però che “non c’è alcuna ragione perché chiunque altro tra noi debba cambiare alcunché nella propria routine quotidiana”. Il primo cittadino di New York ha anche confermato che esistono informazioni sulla “minaccia credibile” di un possibile attentato, che però “non è confermata”.
Le aree tribali, che si estendono al confine con l’Afghanistan e sulle quali il potere del governo centrale di Islamabad è poco più che nominale, sono considerate un santuario dei Talebani e di al-Qaeda.