ROMA. La manovra del governo è stata “più equa possibile” e in ogni caso “ha salvato l’Italia”. Silvio Berlusconi non ha dubbi.
Lo ripete anche in un messaggio sul sito dei Promotori della Libertà, in cui difende il decreto di agosto. Insomma, “abbiamo lavorato bene”. Ma l’occasione del messaggio è l’anniversario agli attacchi alle Torri Gemelle. Il premier, infatti, racconta di aver scritto una lettera al presidente americano Barack Obama per “rinnovare l’amicizia e la solidarietà” agli Stati Uniti.
Il presidente del Consiglio, ricordando l’attentato alle torri gemelle, ripercorre i dieci anni della “guerra al terrorismo”, che “non è ancora conclusa, ma ha raggiunto risultati che sono certamente positivi”, come “la cattura di molti terroristi” e la morte di Osama Bin Laden. E aggiunge che Al Qaeda “rappresenta il passato, mentre i pacifici protagonisti della Primavera araba sono il futuro”, perchè “i popoli musulmani più poveri non vedono affatto nel terrorismo una via riscatto”.
Ma Berlusconi torna subito al decreto di agosto che “ha posto le premesse perchè l’Italia raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013”. Un successo realizzato l’ultima volta nel 1876. Questo dato fa capire, sottolinea il premier, come l’Italia abbia vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse, soprattutto per colpa dell’enorme debito accumulato negli anni del “consociativismo catto-comunista”. “Soltanto ai contribuenti più facoltosi, con redditi dai 300 mila euro in su, è stato chiesto un onere del 3%. Ma questa è l’unica eccezione al principio che ho sempre rispettato di non mettere le mani nelle tasche degli italiani”.
In questo modo, dice, “abbiamo tutelato i risparmi delle famiglie e abbiamo esentato dai sacrifici le fasce sociali più deboli”. Così “abbiamo salvato i nostri conti e in definitiva abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani e abbiamo salvato l’Italia”.
Infine un accenno indiretto alla vicenda Tarantini-Lavitola. Berlusconi invita i suoi supporter a difendere nei propri ambienti l’operato del governo per “riequilibrare le infinite falsità che vengono scritte in questi giorni anche su di me come persona”.