ROMA. Arriva il’no’ del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a un decreto per limitare luso e la pubblicazione delle intercettazioni.
Secondo quanto riferiscono i quotidiani in edicola, nel corso del colloquio di mercoledì mattina tra il premier Berlusconi e il capo dello Stato (durato appena 20 minuti) si sarebbe parlato anche delle inchieste giudiziarie in cui è coinvolto il presidente del consiglio e di una possibile nuova legge bavaglio, a cui il Quirinale si sarebbe opposto fermamente. I principali quotidiani ricostruiscono il faccia a faccia: “Il Quirinale dice no a Berlusconi” è il titolo di apertura del Corriere della Sera, “Legge bavaglio, veto di Napolitano” quello di Repubblica, Intercettazioni, sfuma il blitz lapertura della Stampa.
Sempre nella giornata di mercoledì, in ambienti parlamentari della maggioranza, circolava proprio la voce di un imminente tentativo di accelerazione da parte del governo sulla riforma delle intercettazioni, anche alla luce delle nuove indiscrezioni sullinchiesta di Napoli (di ieri la pubblicazione dell’intercettazione del 24 agosto, anticipata dall’Espresso, in un cui Berlusconi dice a Lavitola: “Vi scagionerò tutti”).
Le voci del dl intercettazioni sono state poi smentite dall’esecutivo, forse anche per le riserve di Giorgio Napolitano, che già un anno fa aveva fatto conoscere le sua contrarietà e nel corso di questa legislatura si è sempre opposto ad un decreto simile.
A smentire le indiscrezioni circa un decreto sulle intercettazioni anche il ministro della Giustizia Nitto Palma: “Un decreto ha detto – presuppone la necessità e l’urgenza, non credo ci sia mai stato un decreto legge su una normativa processuale”.
In attesa della pubblicazione di ulteriori intercettazioni che si preannunciano scottanti, punto caldo dell’inchiesta napoletana resta anche l’interrogatorio come parte lesa chiesto dai pm del capoluogo campano a Berlusconi. Secondo Libero (che titola “Berlusconi nelle mani dei pm”) “Il Cav si farà interrogare”. “Con questi pm non parlo” è invece il titolo del Giornale, che esclude che Berlusconi accetterà linterrogatorio con i magistrati.