LAMPEDUSA. Momenti di tensione si sono registrati mercoledì pomeriggio nel centro d’accoglienza di Lampedusa, dove alcuni immigrati hanno protestato contro il rimpatrio.
Già 49 persone, di origine tunisina, erano state fatte partire nella mattinata. Nel corso degli scontri un poliziotto ha riportato una leggera ferita provocata dal lancio di una pietra. La situazione nel centro d’accoglienza è rientrata in serata, con l’ausilio di cento agenti che hanno rafforzato il cordone di sicurezza intorno all’edificio. Gli scontri erano scoppiati a causa dei problemi burocratici con le autorità nordafricane, che hanno accettato solo 30 connazionali lasciando gli altri a bordo dei due aerei fermi negli scali di Tunisi e Palermo.
La nuova ondata di sbarchi, dopo lo stop dei profughi provenienti dalla Libia, è prevalentemente formata di immigrati provenienti dalla Tunisia. Nel pomeriggio di mercoledì oltre 100 sono stati trasferiti a Palermo per essere rimpatriati. Nel centro di accoglienza di Lampedusa rimangono così circa 800 immigrati a cui si debbono aggiungere i 95 arrivati poco prima delle tre di notte di giovedì tra cui due bambine, soccorsi da un Guardacoste della Guardia di Finanza a 30 miglia dall’isola.
Tutti gli immigrati sono stati trasbordati sull’unità navale delle Fiamme Gialle perché il barcone sul quale erano a bordo imbarcava acqua e non era in grado di proseguire la navigazione. L’imbarcazione era stata avvistata nella mattinata di mercoledì da un aereo della Guardia di Finanza.