PERUGIA. Si è aperta, con la richiesta da parte del pubblico ministero Manuela Comodi di poter produrre i documenti relativi ai controlli negativi svolti dalla polizia scientifica nei kit utilizzati per l’analisi dellle tracce di Dna, …
… l’udienza del processo di appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa uccisa a Perugia. Richiesta alla quale le difese dei due imputati si sono opposte. In particolarel’avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Sollecito, si è opposta sostenendo come “il dato certo e incontestabile è che nel fascicolo dell’appello questi elementi non ci sono”.
La Corte si è quindi riservata di decidere successivamente. L’udienza prosegue con le domande del legale di parte civile della famiglia Kercher, l’avvocato Francesco Maresca, ai periti Stefano Conti e Carla Vecchiotti, dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, incaricati dalla Corte d’Assise d’appello di Perugia di svolgere nuovi accertamenti genetici nell’ambito del processo.
Al centro della perizia, in particolare, il coltello ritenuto dall’accusa l’arma del delitto e sul quale la polizia scientifica ha isolato il dna di Meredith sulla lama e di Amanda Knox sul manico, il perito Carla Vecchiotti ha riferito come “il profilo presente sulla lama, con l’interpretazione dei picchi così come è stata fatta dalla scientifica, cioè sotto la soglia, può appartenere a Meredith Kercher” ma “i livelli presi in esame non sono da considerare attendibili”. Secondo l’esperta, inoltre, “manca la ripetibilità del dato” che “è un elemento indispensabile”.