Omicidio-suicidio a Reggiolo, spara alla moglie e poi si toglie la vita

di Mena Grimaldi

 REGGIO EMILIA. “Non tolleravo che il nostro matrimonio fosse arrivato al capolinea”. E’ questo il biglietto che ha lasciato l’uomo che, lunedì mattina, ha ammazzato la moglie con due colpi di fucile alla testa e poi ha puntato l’arma contro se stesso.

L’omicidio – suicidio è avvenuto a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. L’assassino, Ivano Ferraris, 47 anni, non ha agito in preda ad un raptus, quasi certamente, infatti, ha studiato nei minimi particolari il piano: ha attirato la moglie in un tranello e le ha sparato alla testa. La vittima, Beatrice Mantovani, 35 anni, ufficialmente era ancora moglie dell’uomo anche se, da qualche tempo, vista la crisi nel rapporto, la donna era andata via di casa.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti di Reggiolo, la donna poco prima aveva accompagnato la figlia di cinque anni a scuola. Era ancora nell’auto, parcheggiata davanti al garage dell’abitazione, quando l’uomo, forse sceso dalla stessa auto, ha preso il fucile che teneva proprio nella rimessa e le ha sparato. Poi ha rivolto l’arma contro sé stesso sparandosi al volto. L’uomo è morto sul colpo.

L’allarme è stato immediatamente lanciato da un vicino di casa. Quando è arrivata l’ambulanza Mantovani era ancora viva, accasciata sul volante, ma in condizioni critiche. Morirà durante la corsa all’ospedale, il Maggiore di Parma. Nell’abitazione i carabinieri hanno trovato uno scritto lasciato dall’uomo che ha “giustificato” il folle gesto dovuto alla fine della relazione tra i due coniugi.

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