Amoroso (FdS): “Rinnovamento? Un sogno infranto”

di Redazione

Paride AmorosoMARCIANISE. Dopo anni di isolate battaglie all’opposizione contro il sistema politico-affaristico operante in questa città, la mia partecipazione con il Pdl alle ultime elezioni amministrative, ha rappresentato per me l’occasione di riscatto.

L’opportunità – quella sì unica – affinché la agognata elezione di Antonio Tartaglione a Sindaco di Marcianise, rappresentasse quel concreto vento di cambiamento che per anni avevo, impotente, sperato che soffiasse per spazzare via i centri di potere, le clientele, le lobby operanti su questo territorio.

La massiccia elezione al primo turno di un sindaco – mai avutasi prima – ha rappresentato per il popolo di centro destra, un segno tangibile che quel vento avesse finalmente iniziato a soffiare nella direzione giusta, forte tra le viuzze e le piazze di Marcianise, da nord a sud, coinvolgendo uomini e donne di ogni rione. Presto però quella speranza, mia e di tanti elettori, si è infranta sullo scoglio dell’immobilismo.

I primi auspicati atti dell’amministrazione tesi all’attuazione del programma elettorale, come la rimodulazione delle figure dirigenziali; quelli cioè diretti ad annientare e spazzare via i centri di potere da me denunciati e combattuti in troppi anni di opposizione consiliare, non solo tardavano ad arrivare ma pur richiesti e sollecitati dalle forze di maggioranza,sono stati fermamente negati dal neo sindaco. L’immobilismo ha preso subito il posto della speranza di rinnovamento.

L’ordinaria amministrazione e la mancanza di progettualità politica è stata la norma. La tutela dello status quo ed il mantenimento dei medesimi rapporti ed equilibri politici, hanno rappresentato per il sindaco l’unico vero programma elettorale da attuare. La pace e la mite offensività delle attuali opposizioni d’altronde ne sono una chiara e palese dimostrazione.

Abbattersi con una scure contro chi cercasse invece di voltare pagina o semplicemente di ricordargli che il programma elettorale imponeva altro tipo di decisioni, è stato ed è lo sport preferito di questo novello dittatore. Così è capitato a me. Ho subito la vile epurazione, reo di aver commesso la più grave ed imperdonabile delle colpe: la lesa maestà! Prova ne è che chi ha concepito quel documento, firmandolo e sottoscrivendolo come me, ha assunto il mio posto. Un gesto di incoerenza di questo sindaco e la conferma, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, dell’utilizzo a fini strumentali unicamente verso di me di quel documento. Un atto quello, seguito ad inviti verbali, che rappresentava solo un sollecito formale a voltare pagina e ad avviare quel nuovo corso politico riformatore per il quale eravamo stati eletti. Evidentemente chiedevo troppo.

Oggi, mi è tutto più chiaro. Questo era il disegno e la direzione che il sindaco voleva imprimere alla sua amministrazione: il ribaltone. L’imminente alleanza con chi è stato un avversario di campagna elettorale, forniscono la prova che si è infranto un sogno: quello del rinnovamento.

La mia assenza dai banchi del consiglio comunale, non mi impedirà affatto di continuare a denunciare alla cittadinanza il tradimento del loro voto, la proliferazione e la continuità politica oltre che la contiguità morale di questa amministrazione con quei medesimi centri di potere che per anni ho combattuto invano.

Paride Amoroso, coordinatore provinciale Forza del Sud – Caserta

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