MONDRAGONE. Ebbene, ormai tutti i protagonisti dello psicodramma amministrativo hanno parlato. Ai cittadini decidere chi ha ragione.
Noi di Sinistra Ecologia e Libertà non facciamo parte del coro. Alle scorse elezioni amministrative il nostro gruppo, considerati i presupposti troppo civici e disomogenei, decise di non partecipare ma ciò non ci esime dallesprimere una opinione. Da gruppo extra-consiliare non abbiamo un ruolo incidente ma la Politica ci piace. E proprio la Politica manca in questa vicenda. In questi tre anni abbondanti, abbiamo visto nascere e morire vari gruppi consiliari e cambiare posizione a oltre la metà dei consiglieri. Brutto segno.
Oggi il centrodestra, come il gatto con il topo, alternativamente lancia la zampata e blocca il colpo finale. Non è conveniente insistere, hanno ben altri problemi!Dallaltra parte cè lelogio dellappartenenza al branco. Su quali temi fondamentali per la città cè stato il disaccordo nella maggioranza? Non è dato sapere. Tutte motivazioni di circostanza e assenza di confronto serrato e serio sulle scelte fondamentali per la Città. Per noi bisogna archiviare le solite lotte tra gruppi (civici).
Apriamo un capitolo di confronto/dibattito sulle questioni fondamentali. Economia e lavoro, giustizia e partecipazione, immigrazione e vivibilità, questi sono alcuni dei temi che dovrebbero essere al centro del confronto. Ma questa è Politica, è avere idea di Città, impegno duro di studio e perseveranza nella soluzione dei problemi e nel superamento delle difficoltà. Passiamo, ad esempio, dalle enunciazioni alle azioni: immigrazione. È un fenomeno antico. Quando siamo stati in Consiglio Comunale più volte abbiamo tentato di aprire il capitolo con dichiarazioni ed interrogazioni. I soliti idealisti. Oggi il fenomeno disturba il quotidiano. Ormai sono diffuse i gruppi di comunitari ed extra comunitari sul nostro territorio, qualche migliaio sostengono alcuni.
Che fare? Mettiamo il filo spinato o li cacciamo tutti? Sfoghi irrazionali. Innanzitutto, a nostro avviso, bisogna conoscere la loro consistenza, provenienza, ubicazione abitativa, condizioni di vita. Avviare, dunque, una operazione di contatto, penetrazione nei gruppi, mediazione culturale, conoscenza delle culture e recupero ad una convivenza con regole condivise. Combattere le illegalità dei nostri concittadini che sfruttano il fenomeno, combattere le illegalità che albergano nel disagio, punire chi è qui per delinquere (pochi) da chi è venuto per sfuggire a sorte peggiore (la maggioranza).
La globalizzazione, anche degli esseri umani, è una realtà e va gestita. Alla Politica, ai servizi sociali, alla Polizia urbana e non, allassociazionismo (che in parte già lo fa), allopinione pubblica il compito di agire ed elaborare una strategia. Ci auguriamo di dover discutere di ciò nei prossimi mesi. Ci auguriamo che, al di là delle appartenenze, il singolo cittadino si opponga alla vecchia politica di strada, ammuffita e dannosa per la vivibilità di ognuno. Noi ci siamo.
Giancarlo Burrelli e il circolo di Sel Mondragone