TEVEROLA. Le notizie di questi ultimi tempi, riportate da alcuni giornali, danno unimmagine di Teverola che certamente non fa onore ai suoi cittadini, nella gran parte oneste persone, rispettose della legge e delle norme della convivenza civile.
Apprendiamo da quei giornali, in realtà, che la situazione ambientale del nostro territorio potrebbe essere gravemente inquinata da interessi, comportamenti, attività che rappresentano la negazione delle regole di uno stato di diritto e che avrebbero interessato, con quali modalità e con quale estensione ce lo diranno gli inquirenti, lambito della vita politico-amministrativa cittadina.
Noi ci siamo sempre battuti per unattenta, trasparente, inappuntabile attività amministrativa, perché la prima salvaguardia e il primo baluardo di difesa della legalità sono costituiti dallattività delle Istituzioni sulle quali non deve scendere alcuna ombra. Per questo, in passato, abbiamo in più circostanze additato e aspramente dissentito su scelte, iniziative o su inerzie dellamministrazione comunale. Vogliamo rilevare, a proposito delle dichiarazioni di plauso del sindaco Lusini allindirizzo delle forze dellordine che la distanza dalla camorra e da qualsiasi forma di violenza criminale non può essere un fatto implicito; al contrario, deve essere un fatto esplicitamente asserito, sostenuto e ribadito ad ogni occasione.
Aggiungiamo che quando sostiene: Noi stiamo contro i camorristi e attueremo ogni mezzo a disposizione per contrastarli, dovrebbe anche spiegare quali sono questi mezzi a disposizione utilizzati per il contrasto alla criminalità organizzata. Noi siamo dellavviso che lunico mezzo che ha disposizione il Comune per quellattività di contrasto la gestione più trasparente e cristallina della cosa pubblica, (mai applicata in questo comune), il rigore più assoluto nel rispettare ogni norma, ogni procedura amministrativa, ogni regola data, perché solo così unamministrazione pubblica può concorrere, con ogni altro soggetto istituzionale e con gli stessi cittadini, a interdire le mire criminali e a precludere, per quanto sia nelle sue possibilità, occasioni di infiltrazione e di invasione di aree e ambiti di interesse per le organizzazioni malavitose.
Noi ci auguriamo che tutte le Istituzioni sovracomunali preposte a garantire che in ogni comunità si osservino scrupolosamente le regole democratiche vigilino, intervengano, se del caso, e si adoperino per tutelare i diritti democratici dei teverolesi, preservando la collettività e i territori dalla presenza della criminalità organizzata. Soprattutto, intervengano tempestivamente, se del caso, con ogni azione in loro potestà, come forze dellordine e magistratura, a cui esprimiamo gratitudine e apprezzamento, hanno dimostrato, dal canto loro, di saper fare.
Confidiamo, in ogni caso, che lulteriore prosieguo del corso della giustizia assicuri il diritto di Teverola e dei teverolesi a una vita tranquilla e operosa, libera dal giogo imposto dalla criminalità o, come sarebbe negli auspici, dimostri che il crescente allarme suscitato dagli eventi di questi ultimissimi anni, si dimostri sovrastimato se non infondato anche se sappiamo, purtroppo, che questi auspici non potranno che dimostrarsi, pressoché certo, una comprensibile speranza. Nessuno, quindi, abbassi la guardia. Noi non lo faremo.
Anzi, con maggiore determinazione di prima, se possibile, onoreremo il nostro ruolo politico con unazione di controllo, di vigilanza e di proposizione nei confronti di questa amministrazione comunale e di questa maggioranza di cui non condividiamo le scelte come non abbiamo condiviso il loperato nel passato anche per essersi rese responsabili del tradimento delle migliori speranze di cambiamento e di uninattaccabile attività amministrativa, come non è stato, per fare un esempio, in materia urbanistica, con la decadenza, alcuni anni fa, del Piano Regolatore, o nella gestione della dirigenza comunale, in questi anni, se volessimo fare un altro esempio.
Gli atteggiamenti forti e arroganti messi costantemente in campo, anzitutto dal sindaco Lusini, ma anche dal degno contorno dei suoi colleghi di Giunta e di maggioranza, non hanno mai favorito quel modo di amministrare che non lascia spazio, neppure in via teorica, a incertezze o sbavature di alcun tipo nellattività comunale (vedasi la resa dei conti allinterno degli uffici comunali). Le elezioni comunali del 2009 sta emergendo che rappresentano una pagina nera per Teverola e per i suoi cittadini.
Ricordiamo bene il clima di assedio che si respirava alla vigilia del voto ma, con riferimento alle notizie e alle vicende di cronaca giudiziaria di queste settimane, noi del Popolo della Libertà vorremmo sapere se i votanti di Teverola siano andati alle urne o abbiano deciso di disertarle secondo la libera determinazione di ciascun elettore o, diversamente, come da sostenuto alcuni collaboratori di giustizia, ci sia stato, da parte di ambienti malavitosi, un pesante condizionamento della volontà dellelettore, e dunque di quella libera determinazione e scelta.
E una questione essenziale che attiene al piano delle fondamentali e basilari regole di funzionamento di una democrazia. Se si dovesse dimostrare che quella gravissima interferenza ci fu bisognerebbe restituire agli elettori di Teverola la pienezza e la disponibilità incondizionata dei propri diritti elettorali. Politicamente sarebbero questa Giunta e questa maggioranza a doversene accollare lonere, con le immediate dimissioni.
Non potrebbero restare, infatti, un giorno di più una volta eventualmente messi nella condizione, dimostrata, di dover ringraziare la criminalità organizzata per stare là dove non sarebbero stati riconfermarti, in assenza dei condizionamenti che, si vuole, sarebbero stati esercitati per far mancare il quorum alle comunali cittadine del 2009.