TEVEROLA. Il problema dellufficio postale di Teverola ormai ha superato la soglia della tollerabilità e della decenza.
Lo afferma il coordinamento cittadino del Pdl. E increscioso assistere inerti alla situazione creatasi dopo lincendio dello scorso mese di luglio. continua lex consigliere comunale Speriamo che la magistratura possa concludere speditamente e compiutamente le indagini perché i cittadini conoscano la verità dei fatti. Vogliamo, però, ricordare la storia di quellufficio ai Ponzio Pilati della politica locale che, inoperosi, sostengono di non avere competenze per il ripristino di quella sede postale. Lubicazione di via Cavour fu sostenuta con convinzione dal sindaco di Teverola, allora, e ancora oggi, Biagio Lusini.
Lopposizione dissentì su quella scelta ritenendola non idonea per svariati motivi tecnico-logistici. Purtroppo, sembra che dietro la decisione di prendere in uso quei locali vi fu una manifestazione di gratitudine elettorale. Noi, avevamo suggerito ledificio dellex Municipio, in via Roma, dove è ospitata lattuale sede del Consorzio GeoEco. Ma prevalse la volontà del sindaco di favore la scelta dellimmobile di via Cavour. Poste Italiane Spa paga per lufficio di via Cavour un canone di locazione di 4mila euro mensili a un privato cittadino di Teverola.
Il Consorzio Geoeco, a sua volta, continua Improta paga al Comune 4mila euro mensili al Comune (dopo aver speso per la ristrutturazione oltre 500mila euro, la scelta si parla di gratitudine occupazionale). Ovviamente, chiunque può constatare come limmobile del ex sede municipale sia molto più grande e sia molto meglio posizionato rispetto allufficio postale di via Cavour. Ci eravamo chiesto, e ci chiediamo come sia stato possibile adibire a ufficio postale quellimmobile, in violazione di norme relative alla sicurezza (si vocifera, per esempio, che fosse priva di unuscita di emergenza), in assenza di spazi idonei al parcheggio di autoveicoli e con una superficie inferiore, sembra, a quella prescritta e prevista.
Ancora una volta, dietro vicende apparentemente fatali, si nascondono e riemergono ragioni e dati storici che fanno luce sulla miopia e, addirittura, come in questo caso, sulla inavvedutezza di decisioni sollecitate dalla disinvolta volontà di favorire necessità private a discapito delle esigenze dellutenza di servizi importanti e frequentatissimi, come quelli postali. Con questi metodi, limpoverimento delle infrastrutture e dei servizi per la comunità locale saranno destini inevitabili per i teverolesi i cui interessi generali continueranno a non trovare tutela negli ambiti decisionali.